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Restauro del Ponte,
c’è la firma del contratto
Lavori pronti a partire

Una foto aerea del Ponte degli Alpini di Bassano
Una foto aerea del Ponte degli Alpini di Bassano
Una foto aerea del Ponte degli Alpini di Bassano
Una foto aerea del Ponte degli Alpini di Bassano

Una firma lunga un anno. Ieri in municipio il sindaco di Bassano, Riccardo Poletto, e il titolare della ditta Nico Vardanega Costruzioni, Giannantonio Vardanega, hanno sotterrato l’ascia di guerra e sottoscritto il contratto per l’affidamento dei lavori di restauro del Ponte degli Alpini. Si chiude così un contenzioso iniziato a febbraio 2016 con il clamoroso ritiro dell’appalto alla stessa Vardanega da parte della commissione tecnica comunale. Adesso è fatta davvero, e gli unici colpi di scena possibili potranno essere soltanto legati alle difficoltà del cantiere. L’Amministrazione comunale con una transazione da 30 mila euro si è infatti messa al sicuro dal punto di vista giudiziario, chiudendo del tutto i rapporti con l’altra ditta a cui erano state affidate le operazioni, la Inco di Pergine Valsugana. Si apre ora una doppia corsa contro il tempo. La prima riguarda la messa in sicurezza del ponte. La seconda, invece, è politica, visto che fra due anni e mezzo ci sono le elezioni: col restauro del monumento della città, Poletto e i suoi si giocano tutto.

LA FIRMA. Ieri il patron della ditta di Possagno, Giannantonio Vardanega, è arrivato in municipio verso mezzogiorno. Accompagnato dal suo legale, l’avvocato Elena Fabbris di Padova, ha ascoltato la lettura del contratto da parte del segretario comunale. Quindi sono arrivati il sindaco Poletto e l’assessore ai lavori pubblici Roberto Campagnolo per la firma (digitale). L’incontro è durato più di un’ora.

«Questa volta ci siamo - ha dichiarato Poletto -. Potevamo firmare un po’ prima, ma abbiamo preferito scongiurare eventuali nuovi contenziosi giudiziari, chiudendo la vertenza con la ditta Inco. In questo modo abbiamo messo una pietra tombale sul passato e possiamo finalmente partire con il restauro, senza il rischio di altri ricorsi».

I PRIMI LAVORI. La Vardanega dedicherà questa settimana a due questioni: l’ordinazione dei materiali, in primis i massi ciclopici per la formazione delle ture, le dighe per mettere in asciutto il fiume Brenta; e la discesa in alveo vera e propria. Venerdì è in programma un incontro con il Genio Civile per valutare le modalità. Proseguirà poi l’allestimento del cantiere e dei tre centri operativi: uno al Brolo Bonaguro, un altro nell’isolotto Pusterla e un terzo, come deposito materiali, nel parcheggio del prato Santa Caterina. La durata prevista dei lavori è di 850 giorni. Per due anni e mezzo, mese più mese meno, il ponte finirà sotto i ferri.

TURISMO.«Ci siamo chiesti: perché non sfruttare l’occasione? - ha riferito il sindaco -. È scaturita quindi l’idea di utilizzare il restauro come un mezzo per la promozione turistica della città. Un sito web racconterà passo dopo passo le operazioni e dei pannelli informativi nei pressi del ponte racconteranno la sua storia e l’iter del restauro. Crediamo sia un’ottima occasione per rendere partecipi di questa grande opera pubblica sia i turisti che i bassanesi».

Enrico Saretta

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