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“Resistere” è un record Ben seimila spettatori innamorati della cultura

La terza edizione della rassegna “Resistere” ha fatto il pieno di pubblico.  CECCONLe sorelle Manfrotto, organizzatrici dell’evento.  ALESSANDRO MOLINARI
La terza edizione della rassegna “Resistere” ha fatto il pieno di pubblico. CECCONLe sorelle Manfrotto, organizzatrici dell’evento. ALESSANDRO MOLINARI
La terza edizione della rassegna “Resistere” ha fatto il pieno di pubblico.  CECCONLe sorelle Manfrotto, organizzatrici dell’evento.  ALESSANDRO MOLINARI
La terza edizione della rassegna “Resistere” ha fatto il pieno di pubblico. CECCONLe sorelle Manfrotto, organizzatrici dell’evento. ALESSANDRO MOLINARI

Un filotto di “tutto esaurito”, dal Castello al chiostro del museo, al salone nobile di Palazzo Roberti. La terza edizione di “Resistere”, la rassegna ideata dalle sorelle Manfrotto e articolata in quattro giorni di letteratura, spettacolo, giornalismo e attualità, si è chiusa nel segno del “sold out”, superando quota seimila presenze. «A volte non è bastato aprire le porte della libreria per contenere l’afflusso di spettatori di questa edizione, così come gli altri spazi scelti non sono stati sufficienti a contenere gli spettatori - commentano Lavinia, Lorenza e Veronica Manfrotto, titolari della libreria Palazzo Roberti e organizzatrici dell’evento -. Abbiamo ideato questa rassegna per dare l’opportunità a un maggiore numero di persone di ascoltare dalle parole degli autori il racconto di personaggi e storie che nascono dai libri. Alla terza edizione, vedendo i luoghi scelti per gli incontri affollati oltre le previsioni, abbiamo capito che “Resistere” è entrata nel cuore dei bassanesi». Bassanesi e non solo, se c’è stato chi per prendere parte alla rassegna si è mosso anche dall’Emilia o dalla Toscana. Così il 2018 per “Resistere”, in coincidenza con i quattro lustri della libreria, è stato l’anno del consolidamento, con un’ atmosfera di festival «che ci ha riempito di gioia - aggiungono le sorelle - e ripagato di tante fatiche. Perché non è scontato confezionare un programma di alto livello, trovare i fondi per realizzarlo e, soprattutto, affascinare il pubblico che in una città come Bassano è già attratto da tante proposte». E tra gli undici appuntamenti dei quali sono stati protagonisti 22 fra narratori, saggisti, giornalisti, filosofi e attrici, il pubblico si è potuto sbizzarrire dall’attualità internazionale dello scrittore israeliano David Grossman, alla vivacità a sorpresa della coppia Franco Di Mare e Chiara Francini; dalle riflessioni relative agli anni di Aldo Moro di Mario Calabresi, Marco Damilano e Stefano Massini alle vette, di vita e di coraggio, dell’arrampicatore Maurizio Zanolla “Manolo” e dello scrittore di montagna Francesco Vidotto. Ancora, dalle aspirazioni e inquietudini dei giovani dello scrittore Paolo Giordano, alle invettive a ragazzi e insegnanti del filosofo Umberto Galimberti; dalle grandi donne del passato e del presente raccontate di fronte all’ennesimo tutto esaurito al Castello da Serena Dandini e Chiara Valerio ai versi, in italiano e ladino di una poetessa di rara sensibilità come Roberta Dapunt, fino alle relazioni d’amore analizzate dagli studiosi di psicologia e saggisti Alberto Pellai e Barbara Tamborini. O, per completare i quattro giorni, il gran finale con il viaggio nell’arte italiana del critico Flavio Caroli e nei racconti dell’attrice Laura Morante. «Qualità dei contenuti, bellezza dei luoghi e allestimenti concepiti per valorizzare gli incontri – chiudono le sorelle Manfrotto – sono la ricetta giusta per richiamare il pubblico in città. Lo dimostrano le cifre raccolte e il gradimento dei tanti che hanno già promesso di ritornare». E, nonostante le nuove norme sulla sicurezza abbiano portato alla decisione di non utilizzare la piazza, com’era stato nelle passate edizioni con Alberto Angela e Luciana Littizzetto, i numeri hanno certificato che ormai, a un passo dal solstizio d’estate, i bassanesi non possono rinunciare a “Resistere”. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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