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Regione contro Comune La guerra del Ponte anche sulla centralina

Sul Ponte degli Alpini è tornata a infuriare la polemica a vari livelli istituzionali FOTO  CECCONL’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin
Sul Ponte degli Alpini è tornata a infuriare la polemica a vari livelli istituzionali FOTO CECCONL’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin
Sul Ponte degli Alpini è tornata a infuriare la polemica a vari livelli istituzionali FOTO  CECCONL’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin
Sul Ponte degli Alpini è tornata a infuriare la polemica a vari livelli istituzionali FOTO CECCONL’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin

Enrico Saretta È guerra aperta tra Comune di Bassano e Regione Veneto. Dopo lo scontro per l’autocandidatura di Zaia a commissario straordinario per il Ponte, ora arriva la reazione dell’assessore regionale all’ambiente, il leghista Gianpaolo Bottacin, che non ha gradito la replica del sindaco Poletto su un altro progetto assai discusso, quello per la centralina idroelettrica. Poletto, infatti, ha attaccato la Regione per aver approvato l’intervento, che nell’opinione dell’Amministrazione entrerebbe in conflitto con la tutela del Ponte degli Alpini. «Innanzitutto, la centralina non è ancora stata approvata - interviene Bottacin -. Al momento, c’è un decreto del dirigente regionale che autorizza l’intervento, previa verifica del progetto da parte del Genio civile. Ad oggi, però, il progetto esecutivo non è ancora stato presentato dalla ditta Belfiore. E comunque stiamo parlando di un’opera con un motore da 156 kilowatt, pari a quello di un’auto di media potenza». «Premesso che il Veneto è la Regione più restrittiva in tema di centraline - prosegue l’assessore -, dobbiamo fare i conti con la legge nazionale 387 del 2003, la quale indica che gli impianti da fonti rinnovabili sono “indifferibili e urgenti”. In definitiva, è molto difficile dire di no alla loro approvazione, visto che lo Stato le incentiva». Difficile, ma non impossibile. Per Bottacin, se Poletto del Pd era così contrario al progetto doveva andare a battere i pugni a Roma. «Il sindaco di Bassano poteva rivolgersi ai suoi amici romani e chiedere loro di cambiare la normativa sulle centraline - attacca Bottacin -. Io stesso ci ho provato, perché oramai ci stanno riempiendo di questi impianti. Il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, però, a me non ha mai risposto. Probabilmente, Poletto avrebbe avuto maggiore fortuna, visto che negli ultimi anni al Governo c’era il Partito Democratico. Ma a Roma il sindaco di Bassano non ha mosso un dito contro questo progetto». Non vuole invece entrare nel merito del Ponte degli Alpini, l’assessore regionale. «Come Regione abbiamo fatto la nostra parte - afferma Bottacin -. Resta il fatto che, senza il bacino del Corlo, con le ultime piene del Brenta il ponte avrebbe rischiato di essere portato via». Piene che in vista dell’avvicinarsi della primavera, stagione piovosa e del disgelo, preoccupano in particolare gli abitanti di via Angarano. Proprio l’altra sera si è svolto un incontro tra il presidente del quartiere Gianni Castellan, l’assessore ai lavori pubblici Roberto Campagnolo e i residenti di via Volpato, guidati dall’ingegner Alessandro Guarnieri. «Ora le ture sono troppo alte - afferma l’ingegnere - e in caso di piena potrebbero creare uno sbarramento eccessivo, provocando allagamenti nelle abitazioni. Abbiamo quindi chiesto un incontro con i tecnici del Comune per confrontare i dati delle relazioni idrauliche e valutare i pericoli per le case della zona». La palla torna all’Amministrazione comunale e in particolare all’assessore Campagnolo. Che intanto dice la sua sull’ingloriosa abolizione della commissione di controllo sul ponte: «Quest’organo avrebbe consentito a chi ha precise responsabilità sul cantiere di puntualizzare le varie questioni - afferma - a differenza dei soliti “esperti” che in rete ne dicono di tutti i colori senza però avere alcuna responsabilità». •

Enrico Saretta

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