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Raffica di multe ai turisti stranieri in viale dei Martiri

Il parcometro di viale dei Martiri continua a ingannare i visitatoriIn viale dei Martiri quasi tutti i parcheggi, delimitati con strisce gialle, sono riservati ai residenti  FOTOSERVIZIO CECCON
Il parcometro di viale dei Martiri continua a ingannare i visitatoriIn viale dei Martiri quasi tutti i parcheggi, delimitati con strisce gialle, sono riservati ai residenti FOTOSERVIZIO CECCON
Il parcometro di viale dei Martiri continua a ingannare i visitatoriIn viale dei Martiri quasi tutti i parcheggi, delimitati con strisce gialle, sono riservati ai residenti  FOTOSERVIZIO CECCON
Il parcometro di viale dei Martiri continua a ingannare i visitatoriIn viale dei Martiri quasi tutti i parcheggi, delimitati con strisce gialle, sono riservati ai residenti FOTOSERVIZIO CECCON

Troppo invitante la fila di piazzole semivuota per lasciarsi sfuggire la sosta. C’è anche il parcometro bene in vista, per cui basta fermare l’auto, pagare ed esporre il ticket. Al resto pensano gli addetti del Comune, che nelle ultime settimane in viale dei Martiri hanno fatto strage di veicoli stranieri a colpi di contravvenzioni. Questo perché il caleidoscopio che identifica le aree di sosta (bianco: pubblico e gratuito; azzurro: pubblico e a pagamento; giallo: riservato) sfugge ai turisti in arrivo dall’estero. I bassanesi sanno che da alcune settimane, dopo la pedonalizzazione di piazza Castello, le piazzole di viale dei Martiri sono state convertite da pubbliche a riservate per i residenti. La novità, però, sfugge agli stranieri. Così, appena arrivano in viale dei Martiri, vedono una sequenza di posti auto miracolosamente libera. Sono segnati in giallo ma il particolare sembra irrilevante. Tanto più che a metà viale c’è pure il parcometro funzionante, quindi per essere in regola basta inserire gli spiccioli e ritirare il tagliando per la sosta. La sorpresa, però, è il secondo tagliando, quello della multa da un'ottantina di euro che, a decine, si sono ritrovati sotto i tergicristalli. Inutile protestare: la mancata conoscenza della legge (fossero anche le norme comunali sui parcheggi) non vale come scusante e ai malcapitati tocca pagare. «Da noi in Francia non ci sono così tanti colori – è il commento di una famiglia arrivata da Pau, non lontano dai Pirenei – e se una piazzola è riservata, c’è un cartello a segnalarlo. Arrivare per visitare la città, pagare il tagliando per la sosta e trovarsi multati non fa certo piacere». Lo stesso è capitato a un bavarese e, in precedenza, a turisti slovacchi e olandesi. A mettere insieme le nazionalità dei multati, c’è da fare un bel giro d’Europa. Il quale, da un lato, dice la capacità di attrazione di Bassano, ma dall’altro rischia di veicolare un’immagine della città non edificante. Anche perché, a detta dei sanzionati, la segnaletica è insufficiente e alcuni elementi, come i parcometri in funzione, sono fuorvianti. L’esito è spesso la multa e la quantità si sanzioni irrogate nelle ultime settimane dà il destro al consigliere di Forza Italia, Alesso Savona, per riprendere la sua battaglia sui parcheggi. «Già eravamo contrari all’operazione complessiva – attacca – che ha portato solo disagi e una diminuzione del volume di affari in centro storico. Questa storia delle multe, però, è inaudita: quale immagine comunichiamo della nostra città? Un turista arriva, visita, si ferma per mangiare o per acquistare qualcosa e noi in risposta lo multiamo». È l’esempio lampante, per Savona, di una mancata programmazione. «Il parcheggio al Castello ha cessato di esistere – chiude Savona – e l’Amministrazione, che non disponeva di una soluzione efficace, ha provato a metterci una pezza con la prima idea capitata. Il risultato è un doppio disastro, con disagi per i commercianti e contravvenzioni inique per i turisti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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