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Quattro condanne per la baby gang

I carabinieri alla stazione ferroviaria di Bassano
I carabinieri alla stazione ferroviaria di Bassano
I carabinieri alla stazione ferroviaria di Bassano
I carabinieri alla stazione ferroviaria di Bassano

Quattro condanne per la baby gang. Il giudice Amedoro ha ritenuto quattro giovani imputati responsabili di una raffica di reati commessi a Bassano nei primi mesi del 2015 e, dopo averli assolti da alcune imputazioni, ha inflitto loro pene fino a 2 anni e 2 mesi di reclusione. È questa la condanna per Samir Boudersi, 22 anni, di Bassano, via Monte Nero (avv. Covini); un anno e quattro mesi per Ahmad Aouziou, 23 anni (avv. Dolci), che dovrà anche risarcire con 800 euro, e 2.100 euro di spese, il capotreno Quirino Lepore; 7 mesi per Hammada Fashani, 22, di Marostica, via Bergi (avv. Alifuoco), e 7 mesi infine anche per Mohammed Jalal Belouarti, 32. I quattro (nessuno ha goduto della sospensione condizionale) dovevano rispondere a vario titolo di danneggiamento, resistenza, violenza, minacce, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale, furto aggravato e percosse. I fatti contestati alla banda erano molteplici, ed erano avvenuti fra il 7 gennaio e il 5 marzo del 2015. In occasione del primo, tre imputati erano stati controllati in treno dal capotreno, che era stato insultato dai giovani quando aveva chiesto loro i biglietti. Quindi avevano aggredito i carabinieri intervenuti, accerchiandoli e spintonandoli con fare arrogante rifiutandosi di declinare le proprie generalità. Quindi avevano danneggiato la finestra della sala d’attesa della stazione. Due giorni dopo gli imputati con un minorenne avevano rubato capi di abbigliamento dal negozio Iperbattocchio, aggredendo i carabinieri. Il 26 febbraio, a Bassano, Belouarti aveva danneggiato la Nissan Micra di Giacoma Signori, e il Boudersi aveva aggredito un poliziotto. Il 5 marzo gli imputati avevano danneggiato con calci e pugni la Peugeot di Marco Colò e la Hyundai di Ilham Moujib; quindi, Boudersi aveva percosso con una fibbia metallica alcuni passanti intervenuti, fra cui Linda Crivelletto, Gioele Fornasa e Nadir Portesan. Poi, portato in caserma, aveva scatenato il pandemonio: in evidente stato di alterazione, aveva colpito ripetutamente la porta d’ingresso, danneggiandola, aggredendo i militari che tentavano di calmarlo. Li aveva anche insultati e minacciati. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Diego Neri

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