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Presi due dei balordi
di quartiere Firenze
Rapinarono un anziano

Una pattuglia della radiomobile arresta Tosca Zaborra, dopo che si era barricata in casaTosca ZaborraFranco SguarioRossella Mazzaro
Una pattuglia della radiomobile arresta Tosca Zaborra, dopo che si era barricata in casaTosca ZaborraFranco SguarioRossella Mazzaro
Una pattuglia della radiomobile arresta Tosca Zaborra, dopo che si era barricata in casaTosca ZaborraFranco SguarioRossella Mazzaro
Una pattuglia della radiomobile arresta Tosca Zaborra, dopo che si era barricata in casaTosca ZaborraFranco SguarioRossella Mazzaro

Finiscono in carcere due componenti del gruppo di balordi che nell’ultimo periodo ha seminato terrore e ansia in quartiere Firenze. Con le accuse di rapina in concorso e lesioni, sabato scorso hanno stretto le manette ai polsi di Tosca Zaborra, 56 anni, di San Nazario, e il primogenito Franco Sguario, 39 anni, anche lui di Marostica, responsabili, insieme a Rossella Mazzaro, 33 anni, pure lei di Marostica, seconda figlia della donna, di una rapina ai danni di Domenico Bordignon, 76 anni, pensionato di Angarano che fu rapinato nella sua abitazione.

Proprio Sguario, recentemente, si sarebbe reso responsabile dell’aggressione a un ragazzo marocchino nei pressi del supermercato Prix di quartiere Firenze: è stato solo uno degli episodi che ha portato alla luce la situazione di degrado della zona, nella quale un gruppo di persone già note ai servizi sociali e alle forze di polizia ha ripetutamente recato fastidio ai residenti e ai clienti del discount, sovente dopo aver alzato il gomito. Non bastasse, un paio di settimane fa è scoppiata un’altra lite tra gli stessi individui: sono volati pugni e schiaffi e uno è finito all’ospedale.

Il duplice arresto segue l’attività della polizia locale, che ha ripetutamente monitorato il quartiere bassanese per garantire la dovuta tranquillità ai cittadini.

L’operazione dell’Arma rappresenta dunque un ulteriore sforzo delle istituzioni per ripulire il rione.

Sguario e Zaborra sono stati arrestati, in particolare, per un crimine commesso il 20 aprile del 2013. Il pensionato bassanese Domenico Bordignon, mentre riposava a casa, udì una donna che lo chiamava dal piano terra. Scese a controllare e si trovò Rossella Mazzaro insieme alla madre e al fratellastro, tutti pregiudicati. L’uomo nei mesi precedenti aveva conosciuto Mazzaro in un distributore di benzina: la donna gli aveva raccontato di essere in gravi difficoltà economiche e così il pensionato l’aveva aiutata con pasti caldi e soldi. Poco dopo lei cominciò ad approfittarne e così l’anziano chiuse i rapporti. Mazzaro non la prese bene e, insieme ai famigliari, organizzò la resa dei conti: Bordignon fu preso a calci, bastonato e derubato dei contanti, del bancomat e del telefonino. Le indagini dei carabinieri furono però serrate e in breve tempo gli aggressori finirono arrestati.

I tre sono stati condannati in via definitiva a 2 anni e 7 mesi di reclusione. Per Mazzaro le manette sono scattate nell’aprile del 2016, mentre la madre e il fratello hanno giocato tutte le loro carte ma venerdì scorso la giustizia ha presentato loro il conto. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno prima individuato Zaborra nella sua casa di Cassola: per tentare di sfuggire all’arresto la donna si è barricata, salvo poi arrendersi. Rintracciare Sguario, forse avvisato dalla madre, è stato più complesso: i militari, lavorando su filmati e informatori, sono riusciti a braccarlo a Sandrigo.

Francesca Cavedagna

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