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Pozzato e Bigolin San Bassiano, premi tra guerra e sanità

San Bassiano, patrono della città, in una foto di Giancarlo CecconIl sindaco Riccardo Poletto
San Bassiano, patrono della città, in una foto di Giancarlo CecconIl sindaco Riccardo Poletto
San Bassiano, patrono della città, in una foto di Giancarlo CecconIl sindaco Riccardo Poletto
San Bassiano, patrono della città, in una foto di Giancarlo CecconIl sindaco Riccardo Poletto

Lorenzo Parolin Uno sguardo al centenario della Grande guerra, un altro al futuro dell’ospedale, per dire forte e chiaro che i reparti e le loro eccellenze non si toccano per nessun motivo. I riconoscimenti che la città consegnerà ai benemeriti la sera di venerdì prossimo, San Bassiano, quest’anno si legano all’attualità e portano in agenda temi politici e sociali. Vincitore del premio “Cultura Città di Bassano” è lo storico, esperto di Prima guerra mondiale, Paolo Pozzato; vincitore del “Città di Bassano” è il dottor Giulio Bigolin, dirigente del primo Pronto soccorso cittadino e ideatore del numero telefonico d’emergenza, antesignano del 118. Sarà protagonista la sanità anche nell’assegnazione delle targhe di benemerenza assegnate al coordinamento “Bassano città del dono” che riunisce il reparto donatori di sangue “Monte Grappa”, Avis, Fidas, Admo e Aido; all’associazione oncologica “S. Bassiano Onlus” e all’associazione “Penelope” che da oltre vent’anni si occupa della ricerca di persone scomparse. «Per il premio Cultura – commenta il sindaco, Riccardo Poletto – la scelta è caduta su uno studioso che ha dato lustro alla città. Paolo Pozzato è un ricercatore tra i più ferrati in Italia nella sua materia, e ha il dono della divulgazione: con il saggio “E Bassano andò alla guerra” e con la mostra “Frammenti” ha reso protagonista il nostro territorio, lasciando emergere storie inedite». Se il premio allo storico celebra la città, quello al medico vale come monito per il governo regionale. «Il dottor Guidolin – aggiunge Poletto – ha inaugurato la medicina d’urgenza nel nostro ospedale e si è inventato il primo numero telefonico dedicato al pronto soccorso, progenitore degli attuali numeri d’emergenza. All’epoca, l’ospedale fu pioniere, eccellenza e capofila. Sono tre status che vogliamo mantenere anche dopo che, nei prossimi mesi, la Regione avrà steso le nuove schede ospedaliere». Quanto alle benemerenze a completamento dei premi principali, non è sfuggita l’assenza delle società sportive: per loro, però, ci saranno riconoscimenti in occasione delle prossime manifestazioni di Bassano città dello sport 2018. «Abbiamo puntato su sociale e sanità – spiega Poletto – premiando il progetto “Città del dono” nato da un’intuizione dello studioso Giovanni Spitale, insieme a due realtà come l’associazione oncologica e “Penelope” che hanno aperto nuove frontiere nel supporto a persone in difficoltà». Alzato il velo sui nomi dei premiati, è iniziato il conto alla rovescia per la giornata di San Bassiano: venerdì 19 alle 10 a S. Maria in Colle messa officiata dal vescovo Beniamino Pizziol; alle 17, nella sala Da Ponte appena rinnovata, la consegna di premi, benemerenze e borse di studio, al museo alle 19 inaugurazione della mostra delle nuove donazioni. Chiusura con il concerto della Filarmonica alle 21, ancora alla Da Ponte. •

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