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Povertà e disagio
Sos di 800 famiglie
ai servizi sociali

Volontarie preparano dei pacchi per le famiglie bisognoseL’assessore Erica Bertoncello
Volontarie preparano dei pacchi per le famiglie bisognoseL’assessore Erica Bertoncello
Volontarie preparano dei pacchi per le famiglie bisognoseL’assessore Erica Bertoncello
Volontarie preparano dei pacchi per le famiglie bisognoseL’assessore Erica Bertoncello

Ottocento famiglie su 7 mila 400: a Bassano l’11% dei nuclei familiari è seguito dai servizi sociali. Sono cifre da capoluogo di provincia, per una città che capoluogo non è. E i numeri, in crescita costante, ripropongono la questione del rapporto tra il ruolo di Bassano, piccola “capitale” del comprensorio, e le risorse per sostenerlo. Nel frattempo, centinaia di persone bussano ogni settimana alla porta di Comune e Ulss.

In attesa della città pedemontana, e nel tentativo di ottimizzare le risorse, l’Amministrazione aderisce a un progetto regionale e lancia il tavolo “Alleanza per la famiglia”. Da Venezia sono arrivati 28 mila euro, tradotti in un’assemblea dei rappresentanti delle realtà che si occupano di famiglia e in un direttivo di 12 componenti eletti.

«Dall’Ulss, al terzo settore, ai genitori, alle professioni che si occupano di famiglia, ai sindacati - commenta l’assessore al sociale, Erica Bertoncello -: il tavolo garantisce una rappresentanza ad ampio spettro. Gli obiettivi principali, in questa fase, saranno coordinare le diverse iniziative, lavorare sulla formazione e potenziare le reti che già operano». Altre iniziative saranno lanciate nei prossimi mesi. «Il finanziamento regionale - riprende - copre un orizzonte di dodici mesi. Da qui alla primavera del prossimo anno, l’idea è affrontare le diverse complessità di fronte alle quali si trovano le famiglie bassanesi».

In particolare, gli interventi riguarderanno l’aspetto economico (con riferimento alle nuove povertà), la conciliazione dei tempi di lavoro e familiari e il confronto tra culture diverse. «Di regola - chiude l’assessore - le questioni critiche non si presentano da sole: compito del tavolo sarà anche aiutare a sciogliere la matassa dei problemi, mettendo in comune esperienze e buone pratiche già maturate. Per esempio, sul fronte organizzativo, la maggior parte delle richieste di sostegno si concentra nei primi tre mesi dell’anno: redistribuire gli accessi è già un risultato».

Per il resto, il battesimo del tavolo per le famiglie si è chiuso tra gli auguri dei partecipanti. «La specificità del tavolo - rileva Sabrina Passuello, dell’Ulss - è la dimensione di coordinamento. Il territorio ha prodotto molto in ambito sociale e il passaggio di informazioni rispetto alle diverse iniziative aiuterà a essere ancora più incisivi».

Parole riprese dalla referente del circolo giuridico, l’avvocato Sara Merlo. «È importante che esponenti di realtà diverse - evidenzia - condividano uno spazio per il confronto».

«I prossimi 12 mesi - ha detto il presidente di “Avvenire”, Giovanni Pone - serviranno per gettare le basi. Non parliamo, però, di “anno zero”: Bassano è già ricca di proposte, si tratta solo di coordinarle».

Lorenzo Parolin

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