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Poste sempre più lumaca Lettere in viaggio 16 giorni
per fare appena 500 metri

Anche nel Bassanese ci sono sempre meno postiniL’ingresso delle Poste centrali di Bassano, di nuovo nella bufera per i disservizi FOTO CECCON
Anche nel Bassanese ci sono sempre meno postiniL’ingresso delle Poste centrali di Bassano, di nuovo nella bufera per i disservizi FOTO CECCON
Anche nel Bassanese ci sono sempre meno postiniL’ingresso delle Poste centrali di Bassano, di nuovo nella bufera per i disservizi FOTO CECCON
Anche nel Bassanese ci sono sempre meno postiniL’ingresso delle Poste centrali di Bassano, di nuovo nella bufera per i disservizi FOTO CECCON

Può una lettera metterci due settimane per percorrere cinquecento metri? La risposta, per quanto paradossale, è sì. Succede a Bassano, dove il servizio postale torna a far parlare di sé dopo i disagi che all’inizio dell’anno avevano già mandato su tutte le furie i cittadini sia in città che nel resto del comprensorio. Tra ritardi inspiegabili, corrispondenza mai consegnata e portalettere sempre più rari, la pazienza ha spesso raggiunto il limite.

L’ultimo caso, capitato in centro storico, è emblematico: gli inviti del Comune per la cerimonia del 4 novembre, spediti con l’affrancatrice interna il 20 ottobre, sono arrivati a destinazione il 10 novembre a diversi destinatari del centro. Quando ormai la Giornata dell’unità nazionale era un lontano ricordo. In sostanza, per fare meno di mezzo chilometro alle buste ci sono voluti 16 giorni.

Come è potuto accadere? Se lo stanno chiedendo anche i vertici delle Poste, interpellati sulla questione. La risposta ufficiale è che solitamente un ritardo simile è impossibile e che probabilmente si sono verificati dei problemi nella fase di smistamento della corrispondenza.

«I centri di smistamento più importanti in Veneto sono due, Padova e Verona - riferisce l’ufficio stampa delle Poste, interpellato da Il Giornale di Vicenza -. Di conseguenza, le buste spedite da Bassano sono state prima portate a Padova, come da prassi. Probabilmente qui si sono verificati dei problemi legati allo smistamento della corrispondenza, che hanno portato a recapitare le lettere in ritardo. Certo, può sembrare “illogico” che tutta la posta di Bassano sia portata prima a Padova, ma sinora il sistema ha sempre funzionato grazie all’efficienza dei macchinari».

Fin qui la presa di posizione ufficiale di Poste Italiane, che sottolinea come comunque nel Bassanese gli standard di consegna siano rispettati. A complicare le cose, però, si sono aggiunti di recente altri elementi. Poste Italiane, infatti, ha siglato un appalto per le consegne di Amazon e, nell’era dell’e-commerce, ciò ha fatto aumentare notevolmente la mole dei pacchi e quindi il lavoro sia dei centri di smistamento che dei portalettere chiamati alla consegna. Più pacchi e pacchetti corrispondono infatti a maggiori tempi di lavorazione, meno posto per la corrispondenza e comunque più giri per consegnare tutto. Inoltre, l’organico dei portalettere è ridotto rispetto al passato. Ogni aumento di corrispondenza da consegnare rischia dunque di creare un’emergenza difficilmente smaltibile e che penalizza oltremodo gli utenti del servizio postale: è accaduto ad esempio anche alla fine dell’estate con l’arrivo di migliaia di cartelle esattoriali.

Questo ennesimo disservizio ha comprensibilmente mandato su tutte le furie sia coloro che in prima persona si sono spesi per la celebrazione, sia gli utenti delle Poste, che chiedono rispetto e standard qualitativi all’altezza delle tariffe e comunque adatti.

Enrico Saretta

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