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Ponte, lavori urgenti sulla terza stilata «Il conto a Vardanega»

Il piegamento del legno sulla terza stilata del Ponte Vecchio La terza stilata del Ponte Vecchio che ha evidenziato segni di cedimento. CECCON
Il piegamento del legno sulla terza stilata del Ponte Vecchio La terza stilata del Ponte Vecchio che ha evidenziato segni di cedimento. CECCON
Il piegamento del legno sulla terza stilata del Ponte Vecchio La terza stilata del Ponte Vecchio che ha evidenziato segni di cedimento. CECCON
Il piegamento del legno sulla terza stilata del Ponte Vecchio La terza stilata del Ponte Vecchio che ha evidenziato segni di cedimento. CECCON

Interventi in somma urgenza nelle settimane autunnali, con addebito delle spese alla Nico Vardanega Costruzioni. È la linea scelta dal Comune dopo che le ultime analisi hanno evidenziato un cedimento di alcuni centimetri della terza stilata del Ponte. E sulle responsabilità di questa ennesima sorpresa poco piacevole, il sindaco Poletto e il suo vice Roberto Campagnolo hanno le idee chiare. «Abbiamo deciso la risoluzione del contratto con la Vardanega a causa di un inadempimento prolungato – precisano - Uno degli esiti di questo inadempimento è anche il peggioramento delle condizioni della struttura sul lato che guarda Angarano. Di conseguenza ci sembra doveroso giuridicamente e corretto moralmente chiedere a Vardanega di riparare il danno. Lo farà versando le somme che il giudice riterrà opportuno fissare». Di cifre, per ora, in Amministrazione non si parla. È probabile, però, che la somma dovrebbe essere di alcune decine di migliaia di euro. «Secondo i tecnici che hanno svolto le indagini – riprendono sindaco e assessore – il cedimento dipende dalla maggior pressione esercitata sulla struttura dalla corrente del fiume in seguito alla realizzazione delle ture». Queste ultime, infatti, restringendo l’alveo hanno realizzato un effetto imbuto che, alla lunga, ha portato al cedimento registrato nel settore ovest del Ponte. «Con ogni probabilità – evidenzia Campagnolo – se i lavori avessero rispettato il ruolino di marcia, oggi non ci dovremmo preoccupare di questa ennesima sorpresa. Per questo vogliamo che gli eventuali responsabili si assumano le conseguenze previste dalla legge». In attesa che questa nuova vertenza passi al vaglio della magistratura, l’Amministrazione comunale avvierà l’iter dei lavori. «La fase di studio si sta avviando alla conclusione – spiega Poletto – e come avevamo anticipato nei giorni scorsi ha evidenziato una situazione più critica del previsto sulla terza stilata, ceduta di alcuni centimetri negli ultimi mesi». «I problemi principali per quanto riguarda la tenuta della struttura– riprende Campagnolo – non sono né sotto il pelo dell’acqua, dove la situazione non è felicissima ma neppure particolarmente critica, né all’aria aperta, ma sul bagnasciuga. Lì il legno è stato particolarmente usurato e, stando a quanto evidenziano le analisi, è opportuno intervenire rapidamente». L’intervento non potrà attendere la finestra invernale ma dovrà essere anticipato all’autunno. «Si tratterà di una messa in sicurezza per somma urgenza – chiude il sindaco – come già per per la prima e la seconda stilata». Anche il settore del Ponte più vicino ad Angarano, quindi, sarà “vestito” con una imbracatura e con tiranti che dovrebbero impedire ulteriori cedimenti. Si tratterà poi di attendere gennaio quando i lavori, affidati alla Inco di Pergine, dovrebbero finalmente ripartire. •

Lorenzo Parolin

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