<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Polo Santa Chiara verso una nuova gara d’appalto

Il cantiere del polo museale Santa Chiara in viale delle Fosse
Il cantiere del polo museale Santa Chiara in viale delle Fosse
Il cantiere del polo museale Santa Chiara in viale delle Fosse
Il cantiere del polo museale Santa Chiara in viale delle Fosse

Una nuova gara d’appalto per il polo museale Santa Chiara. L’ipotesi è sul tavolo dell’Amministrazione e potrebbe essere l’unica per uscire dall’impasse in cui attualmente si trova il cantiere nell’area ex Cimberle-Ferrari. Cantiere che, ad oggi, è completamente fermo, come confermato dal sindaco di Bassano Riccardo Poletto. «Il polo museale è del tutto in stand by - riferisce il primo cittadino -. Ad oggi non sta lavorando nessuno. Come Amministrazione, siamo in attesa dell’evolversi della situazione». La Vardanega, del resto, ha dato forfait da tempo e al suo posto sarebbe dovuta subentrare l’Imprevar di Roma, che ha affittato un ramo dell’azienda trevigiana, quello a cui competono diversi cantieri un po’ ovunque nel Veneto. Il problema è che del solo atto notarile di stipula dell’affitto l’Amministrazione bassanese non sa che farsene. «Siamo ancora in attesa della certificazione del tribunale di Treviso - prosegue il sindaco - che deve sancire la validità di questo affitto». Sono due mesi che la Vardanega ha affittato il suo ramo d’azienda ma del parere del tribunale ad oggi non c’è ancora traccia. Ecco quindi che gli uffici del Comune stanno valutando le diverse soluzioni per sciogliere la matassa. La prima è attendere la perizia del tribunale e affidare i lavori all’Imprevar, cosa che francamente per il momento sembra del tutto improbabile. Anche se il tribunale validasse l’affitto, comunque, per l’Amministrazione ci sono degli scogli insuperabili: in primis la clausola secondo la quale l’Imprevar potrebbe recedere per un singolo appalto in qualsiasi momento, senza obbligo di risarcimento e d’indennizzi nei confronti della stazione appaltante, in questo caso il Comune di Bassano. La seconda soluzione è scorrere la graduatoria della gara d’appalto e affidare i lavori alla terza classificata nella gara, la Andreola Costruzioni di Loria (la Vardanega era la seconda, subentrata dopo il fallimento della Adico Costruzioni di Maser). Il problema è che Comune e Andreola sono già state protagoniste di un contenzioso che le ha viste fronteggiarsi per il subentro di quest’ultima nel cantiere assieme all’ex associata della Adico, la Sbrissa di Loria, per cui difficilmente riusciranno a collaborare. La terza ipotesi, ed è quella che sta prendendo maggiormente piede negli uffici del Comune, è ripartire da zero. Ovvero, fare una nuova gara d’appalto e trovare così una nuova ditta, alla quale affidare il compito di portare a termine il cantiere. Questa soluzione permetterebbe di rimettere in discussione anche le tempistiche della fine lavori, che ad oggi è fissata a gennaio del prossimo anno. Con un nuovo contraente, sarebbe stabilita una nuova scadenza. Al contrario, se i lavori saranno affidati all’Imprevar di Roma, questa se ne assumerà l’onere con le condizioni che gravavano sulla Vardanega, compresa la fine lavori a inizio 2019. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

Suggerimenti