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Poletto annuncia: «Non mi ricandido» Choc maggioranza

Il sindaco ha annunciato l’intenzione di non ricandidarsi nel 2019Riccardo Poletto durante la conferenza stampa in sala Ferracina. Alla sua sinistra amministratori ed esponenti del Pd. FOTOSERVIZIO CECCON
Il sindaco ha annunciato l’intenzione di non ricandidarsi nel 2019Riccardo Poletto durante la conferenza stampa in sala Ferracina. Alla sua sinistra amministratori ed esponenti del Pd. FOTOSERVIZIO CECCON
Il sindaco ha annunciato l’intenzione di non ricandidarsi nel 2019Riccardo Poletto durante la conferenza stampa in sala Ferracina. Alla sua sinistra amministratori ed esponenti del Pd. FOTOSERVIZIO CECCON
Il sindaco ha annunciato l’intenzione di non ricandidarsi nel 2019Riccardo Poletto durante la conferenza stampa in sala Ferracina. Alla sua sinistra amministratori ed esponenti del Pd. FOTOSERVIZIO CECCON

«Ho deciso di non ricandidarmi a sindaco di Bassano». La frase è inequivocabile, rompe un’attesa di settimane ed è una bomba in piena regola nelle file del centrosinistra. Ancor più deflagrante dopo che le recenti dichiarazioni delle tre liste di maggioranza - Pd, Più Bassano e Bassano per Tutti - lasciavano intuire la strada spianata verso un Poletto-bis. Invece, Riccardo Poletto, il sindaco giovane, al quale anche gli avversari pronosticavano, nel 2014, un futuro decennale in Amministrazione e poi un possibile seggio in Regione, ha annunciato ieri la fine della propria esperienza tra un anno. «La mia decisione – ha aggiunto – è dettata da motivi personali e familiari, legata anche alla mia salute e al benessere dei miei cari. Non c’è nessuna ragione politica dietro alla scelta di non presentarmi alle prossime elezioni. Essere sindaco di una città come Bassano è straordinariamente gratificante, ti porta a metterti in gioco con tutto te stesso e ti insegna un sacco di cose, però…». Però lo stress si fa sentire e quattro anni vissuti sotto i riflettori «in un’epoca in cui il dibattito politico si è incattivito» possono mettere alla prova chiunque, «anche se le difficoltà e le prospettive non rosee sarebbero uno stimolo a continuare a darsi da fare». Poletto ieri ha ufficializzato la propria decisione di fronte alla quasi totalità della Giunta (assenti giustificati gli assessori Bertoncello e Cunico), ai consiglieri di Bassano per Tutti e ai tre rappresentanti del Pd: il presidente del consiglio comunale Carlo Ferraro, il consigliere Alessandro Faccio e il segretario Luigi Tasca. Una decisione che, a giudicare dai silenzi e dalle espressioni della pattuglia che lo accompagnava, è ancora tutta da digerire. Anzi qualcuno, come Tasca e Ferraro, ha lasciato aperto uno spiraglio per un ritorno del sindaco sui propri passi. A questo punto, però, un’eventuale retromarcia avrebbe del clamoroso. «Rinunciare a candidarmi – ha ripreso Poletto – non significa rinunciare alla politica. Ho comunicato per tempo la mia scelta, in modo che la nostra maggioranza potesse organizzarsi, e resto a disposizione. Qualunque cosa tra un anno mi sarà chiesta di fare, la farò con spirito di servizio e per il bene della nostra coalizione. Non è importante il volto del candidato sui manifesti, è importante che prosegua il progetto di città che il centrosinistra ha concepito. Io garantisco il massimo impegno fino alla conclusione del mio mandato». Per la coalizione progressista è urgente sciogliere il nodo del candidato sindaco, rispetto al quale l’attuale primo cittadino si è concesso una battuta: «Ho un fratello gemello, ma non è interessato». E nel 2019 sembra si chiuderà anche l’esperienza dei due assessori esterni, Angelo Vernillo al bilancio e Linda Munari all’urbanistica. «Quattro anni con il sindaco – ha dichiarato la seconda, emozionata – mi hanno insegnato la passione per la politica. Resterà, anche se con ogni probabilità in futuro mi dedicherò ad altro». •

Lorenzo Parolin

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