<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Perseguita l’ex moglie anche dopo la diffida Finisce ai domiciliari

Le indagini sono state svolte dai carabinieri della stazione di RosàL’ex marito avrebbe violato il divieto di avvicinarsi alla donna FOTO  DI  REPERTORIO
Le indagini sono state svolte dai carabinieri della stazione di RosàL’ex marito avrebbe violato il divieto di avvicinarsi alla donna FOTO DI REPERTORIO
Le indagini sono state svolte dai carabinieri della stazione di RosàL’ex marito avrebbe violato il divieto di avvicinarsi alla donna FOTO  DI  REPERTORIO
Le indagini sono state svolte dai carabinieri della stazione di RosàL’ex marito avrebbe violato il divieto di avvicinarsi alla donna FOTO DI REPERTORIO

Non si è rassegnato alla fine della sua storia d’amore e ha ripetutamente perseguitato l’ex moglie. Nonostante fosse stato già avvertito dai carabinieri di non farlo, ha continuato a molestarla con pedinamenti e appostamenti, violando ripetutamente il divieto di avvicinarsi. Rendendole la vita impossibile e alimentando in lei una tensione che le ha reso l’esistenza angosciante. L’operaio Adelmo Bizzotto di Tezze è finito agli arresti domiciliari per la sua insistenza nei comportamenti vietati. Il pubblico ministero ha chiesto al gip di inasprire la misura cautelare del divieto, restringendolo nella sua abitazione. Al centro delle indagini dei carabinieri di Rosà del maresciallo Massimo Guelfi, è appunto Bizzotto di 47 anni. L’uomo, dipendente di un mobilificio e con un passato di dirigente di una società calcistica minore, dov’era stimato, venne denunciato dall’ex moglie per stalking per fatti avvenuti nella prima metà dell’anno scorso. Si trattava principalmente di molestie e di minacce telefoniche attuate dopo la fine della loro relazione. La vittima, dopo aver sopportato e cercato di comprendere, ha iniziato ad avere paura del comportamento dell’ex coniuge, tanto da rivolgersi ai militari, che hanno avviato gli accertamenti e inoltrato un primo rapporto all’autorità giudiziaria, che nel settembre scorso ha notificato a Bizzotto un provvedimento di divieto di avvicinamento. L’ordinanza gli imponeva di tenersi sempre a non meno di 500 metri di distanza dall’ex coniuge e dai luoghi da lei abitualmente frequentati. Nonostante le nette e chiare prescrizioni dettate dalla misura firmata dal gip di Vicenza, l’operaio le avrebbe violate in diverse occasioni. Per questo motivo l’ex moglie, fortemente intimorita, è tornata a rivolgersi ai carabinieri. La vittima ha raccontato di aver visto Bizzotto all’interno del bar dove lei era solita fermarsi per la colazione. Un’apparizione ritenuta anomala dagli inquirenti, dal momento che l’attuale abitazione dell’ex coniuge dista molti chilometri dall’esercizio commerciale. In altre occasioni l’uomo sarebbe stato notato lungo una pista ciclabile vicino alla casa dell’ex. Inoltre, la donna ha raccontato di essere stata seguita in auto in diverse occasioni e di aver visto l’ex marito a bordo della sua autovettura vicino alla propria abitazione. Insomma, una fissazione quella di Bizzotto che ha spaventato l’ex compagna, che è tornata a denunciarlo. Tutti questi episodi, riconducibili all’intenzione di far pesare la propria presenza alla donna, per di più aggravati poiché in aperta violazione del divieto disposto dell’autorità giudiziaria, hanno spinto gli investigatori bassanesi a riprendere le indagini. In poco tempo hanno acquisito gli indizi necessari a richiedere un aggravamento della misura cautelare. E l’altro ieri è stato eseguito l’arresto di Bizzotto, che sarà interrogato dal giudice entro dieci giorni, come previsto dal codice. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

Suggerimenti