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Pallini ad aria compressa Ferisce operaio di colore «Miravo a un piccione»

Imbraccia la carabina ad aria compressa e spara dal terrazzo, colpendo un operaio di colore, intento a cambiare le luci dell’illuminazione pubblica della piazza di Cassola: Cristian Damian Zangari, disoccupato di 40 anni, di origini argentine, è stato denunciato per lesioni personali aggravate ed esplosioni pericolose. Teatro dello sconcertante episodio è stata la piazza centrale del paese, a due passi dal municipio. Erano circa le 13 di ieri quando Lenny Delgado, 33 anni, nato a Capo Verde, residente a Isola Vicentina, dipendente di una ditta di impianti elettrici di Vicenza, stava lavorando ai lampioni insieme a un collega. L’operaio era a circa 7 metri di altezza, su una pedana mobile. All’improvviso ha sentito un forte dolore alla zona lombare sinistra. D’istinto ha portato la mano alla schiena e se l’è ritrovata ricoperta di sangue: «Mi hanno sparato», è stata la conclusione. Ha subito chiesto aiuto al collega, che dopo averlo riportato a terra, ha tamponato la ferita e accompagnato il ferito nell’atrio del municipio per cercare soccorso. Gli addetti comunali, dopo i primi istanti di sconcerto, hanno dato l’allarme alla centrale operativa del 112. Nel frattempo Delgado è stato accompagnato all’ospedale San Bassiano. Se la caverà con qualche giorno di riposo: la ferita è stata medicata e suturata. I carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile guidati dal luogotenente Antonio Bellanova e i colleghi della stazione di Romano d’Ezzelino sono arrivati a Cassola in pochi istanti. Le indagini sono partite immediatamente per individuare la zona da cui era stato esploso il colpo. L’attenta analisi dei luoghi ha presto portato a concludere che lo sparo potesse provenire da un vicino condominio di via Martiri del Grappa. Come prima cosa sono stati ispezionati tutti i locali comuni dello stabile. Sul terrazzo condominiale, sono stati rinvenuti alcuni pallini in piombo per arma ad aria compressa, assolutamente compatibili con il ferimento dell’operaio. È quindi scattata la perquisizione dell’appartamento dove si sospettava potesse risiedere il colpevole. Subito Zangari è apparso piuttosto agitato. Quindi ha collaborato facendo trovare e sequestrare una carabina calibro 4,5 mm marca Stoeger di colore nero con tanto di mirino, acquistata oltretutto di recente. Si tratta di un’arma di libera vendita: è apparsa subito agli inquirenti come quella che aveva ferito l’operaio. Sequestrate anche munizioni. Al momento sono ufficialmente sconosciute le motivazioni che avrebbero portato Zangari a sparare. Secondo le prime testimonianze raccolte dal sindaco di Cassola, Aldo Maroso, l’uomo avrebbe affermato di aver mirato a un piccione. Altri parlano di un errore mentre maneggiava la carabina. Nell’abitazione del denunciato non sarebbero stati trovati indizi tali da far presupporre un gesto razzista. La memoria del ferimento di una bambina rom a Roma, nei giorni scorsi, in circostanze analoghe, è recente. •

Francesca Cavedagna

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