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Palasport, scuole, strade tra le priorità del bilancio «E stop ai fondi di cassa»

Lorenzo Parolin Si prospettano settimane di fuoco per la commissione bilancio, impegnata fino alla fine dell’anno nel bilancio di previsione. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è evitare lo scivolone del 2016, quando il rendiconto si chiuse con un avanzo di amministrazione di oltre 5 milioni di euro. Nonostante un parziale recupero grazie ad alcune operazioni contabili, per oltre due terzi la somma è andata persa. Causa dello “spreco” sono le norme che impongono agli enti locali il pareggio tra entrate e uscite e impediscono di utilizzare eventuali surplus. «Stiamo facendo tutto il possibile per ridurre al minimo l’avanzo di parte corrente – ha dichiarato l’assessore Angelo Vernillo -. L’elenco completo degli interventi prenderà forma nelle prossime sedute di commissione e sarà reso definitivo con gli assestamenti del 2018; alcune indicazioni di base su ciò che faremo, però, già ci sono». Il Comune punta a un rifacimento importante del manto stradale, per il quale ha messo sul piatto 400mila euro da spendere probabilmente in primavera; a sistemare il PalaBassano con un intervento da 150 mila euro; a rinnovare le dotazioni della polizia locale acquistando un nuovo furgone da destinare a stazione mobile per la sicurezza dei quartieri e ad ammodernare l’asilo di via Chini con un intervento da alcune decine di migliaia di euro. «In elenco c’è anche il rinnovo degli strumenti informatici del Comune – riprende l’assessore – per i quali vogliamo destinare altre decine di migliaia di euro. Considerando, poi, che per il prossimo anno abbiamo ottenuto lo status di città europea dello sport, è probabile che alcuni stanziamenti andranno a potenziare o migliorare l’offerta sportiva». Quest’anno, quindi, l’amministrazione prova a muoversi per tempo fissando con buon anticipo la lista della spesa. «Già con l’assestamento dei giorni scorsi – precisa l’assessore - abbiamo utilizzato le maggiori entrate per acquisti di beni e per servizi che, entro la fine dell’anno, andranno a beneficio dei bassanesi. Ci siamo concentrati in particolare sul potenziamento dell’informatica nelle scuole elementari e sul decoro urbano, accogliendo le richieste dei quartieri. Con i margini di manovra ridotti che ci sono concessi dalla legge, abbiamo fatto tutto il possibile per utilizzare le risorse a beneficio della gente». Resta, secondo Vernillo, la situazione paradossale per cui il saldo positivo tra entrate e uscite per un ente territoriale, vincolato al pareggio, è solo un maxi-spreco di risorse. Questo perché la norma che impone il pareggio del bilancio ragiona come se si trattasse di rimborsi e consente al Comune di vedersi restituite solo le spese effettivamente sostenute. Se c’è un po’ di salvadanaio, finisce a Roma nella Cassa depositi e prestiti e non può essere toccato. Con buona pace dei cittadini e delle amministrazioni virtuose. «Come ho spiegato anche in Consiglio e in commissione – chiude l’assessore - il problema è all’origine. L’avanzo disponibile è segno di buona gestione della cosa pubblica e dovrebbe poter essere speso liberamente dai Comuni, per restituire servizi ai cittadini, per abbassare la tassazione o per ridurre eventuali mutui. Non si può. Così, l’Anci chiede da anni al Governo di avere libertà di spesa se i bilanci sono sani ma le nostre richieste restano inascoltate». •

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