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Orari e controlli Quattro sale slot contro il Comune

L’interno di una sala slot in una foto di repertorioIl sindaco Riccardo Poletto
L’interno di una sala slot in una foto di repertorioIl sindaco Riccardo Poletto
L’interno di una sala slot in una foto di repertorioIl sindaco Riccardo Poletto
L’interno di una sala slot in una foto di repertorioIl sindaco Riccardo Poletto

Le sale slot hanno dichiarato guerra al Comune, da tempo in prima linea contro il gioco d’azzardo. Ben quattro ricorsi al Tar del Veneto sono arrivati infatti negli ultimi giorni in municipio. Pare proprio che a diverse società non sia andata giù l’ordinanza con la quale il sindaco Riccardo Poletto all’inizio dell’anno ha ulteriormente diminuito l’orario consentito per giocare alle macchinette “mangiasoldi”, sia nelle sale slot che negli esercizi pubblici. Se il precedente provvedimento, promulgato ancora all’epoca dell’amministrazione Cimatti, ne permetteva l’uso dalle 10 alle 24, ora Poletto ne ha consentito l’utilizzo soltanto dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. Fuori da questi orari non si può giocare, pena una sanzione da 400 euro al titolare dell’esercizio. Una vera e propria stretta alla quale è seguito anche un incremento dei controlli. L’attuale amministrazione ha infatti richiesto e fatto effettuare numerosi sopralluoghi da parte delle forze dell’ordine, in particolare dalla polizia municipale: dall’inizio dell’anno in città sono stati effettuati 92 blitz, che hanno portato a 26 sanzioni. Ora alcune società del settore passano al contrattacco. A presentare ricorso al tribunale amministrativo regionale contro il provvedimento del Comune sono la Replatz srl di Rosà, la Slot House srl di Bassano, la Venetian Unipersonale srl di Zanè e la 301 srl di Borso del Grappa. Sono tutte società che hanno sale gioco o slot machine in città. I ricorsi sono stati presentati dai rispettivi rappresentanti legali: Marco Platzgummer, Antonio Alessandro Piotto, Mauro Rossi e Francesco Baldo. Chiedono la sospensione e il successivo annullamento delle ultime più restrittive prescrizioni. «Siamo pienamente convinti della legittimità della nostra ordinanza - replica però Riccardo Poletto -. Un’ordinanza che si basa sui dati dell’Ulss, che rivelano che le ludopatie sono in aumento in tutto il nostro comprensorio. Stiamo parlando di una vera e propria malattia, e io come sindaco sono anche responsabile della salute pubblica». Proprio per questo l’Amministrazione ha deciso di aumentare i controlli, per dare forza a quella che sta diventando una sorta di crociata. In città ci sono sette sale giochi specializzate, oltre a duecento apparecchi installati in altri pubblici esercizi, tra slot machine e videolottery. Si stima che nel comprensorio, tra adulti e minorennii, ci siano circa 1400 giocatori patologici. «Siamo in prima linea contro il gioco d’azzardo - afferma dal canto suo l’assessore alla sicurezza di Bassano Angelo Vernillo - non vogliamo penalizzare attività commerciali ma continueremo a monitorare la situazione per contrastare nel modo più efficace possibile questa piaga». •

Enrico Saretta

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