BASSANO. La magia del Natale spezzata all’improvviso dalla violenza più feroce e insensata. Era la Vigilia del 2007 quando Bassano si è svegliata con il mostro in casa e si è ritrovata catapultata in una delle tragedie più efferate della cronaca italiana: il sequestro e l’omicidio di Iole Tassitani, 42 anni, strappata ai suoi cari il 12 dicembre a Castelfranco e trovata morta e fatta a pezzi in un garage di via Carducci, a due passi dal centro cittadino. Il killer, Michele Fusaro, un ex falegname di 50 anni che sta scontando una condanna definitiva a trent’anni di carcere al Due Palazzi di Padova, fu arrestato durante il blitz dei carabinieri di Treviso e Bassano. Da dieci anni a questa parte il Natale in casa Tassitani ha perso ogni connotazione di festa ed è il periodo in cui, più di sempre, riaffiorano i ricordi, il dolore e il senso di vuoto lasciato dalla morte di Iole. E l’anno che sta per venire, il 2018, potrebbe, se mai fosse possibile, essere anche peggiore dei precedenti: non è escluso che Fusaro, quale detenuto modello che in prigione si è diplomato ragioniere e che adesso sta frequentando l’università, possa beneficiare di permessi premio e altre agevolazioni che lo farebbero uscire dalla cella.