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Nuovo spettro sul Ponte:
rescissione del contratto
La Vardanega si difende

L’accesso ai lavori del Ponte dall’isolotto Pusterla dove si sta realizzando una strada di cantierePoletto e Vardanega: le strade rischiano di dividersi FOTO CECCON
L’accesso ai lavori del Ponte dall’isolotto Pusterla dove si sta realizzando una strada di cantierePoletto e Vardanega: le strade rischiano di dividersi FOTO CECCON
L’accesso ai lavori del Ponte dall’isolotto Pusterla dove si sta realizzando una strada di cantierePoletto e Vardanega: le strade rischiano di dividersi FOTO CECCON
L’accesso ai lavori del Ponte dall’isolotto Pusterla dove si sta realizzando una strada di cantierePoletto e Vardanega: le strade rischiano di dividersi FOTO CECCON

Le macchine da cantiere sono al lavoro ma sui restauri del Ponte grava comunque il rischio di una risoluzione del contratto. Sempre tenuta sullo sfondo e mai evocata direttamente, la possibilità, evidentemente prospettata dal Comune, è ora citata nero su bianco. Lo scrive la stessa assegnataria dei lavori, la Nico Vardanega costruzioni di Possagno, nella risposta alle contestazioni avanzatele dal Comune in una lettera del 22 maggio scorso. «Invitiamo l’Amministrazione – scrive infatti l’avvocato dellimpresa, Elena Fabbris – a disporre l’archiviazione del procedimento di risoluzione contrattuale avviato con la nota di contestazione in oggetto». E minaccia di chiedere i danni.

Risulta che, citando mancato rispetto del cronoprogramma ed esecuzioni carenti, la direzione lavori del Comune abbia contestato alla ditta un numero di inadempimenti che considera potenzialmente sufficienti a chiudere il rapporto di lavoro. La Vardanega ribatte che tutte le accuse sono infondate. E l’Amministrazione? Il sindaco Riccardo Poletto lascia la parola ai tecnici. «Esiste una Direzione lavori – commenta – che ritiene di aver ravvisato degli inadempimenti. Li ha formalmente contestati alla ditta che ha presentato le proprie deduzioni entro i termini di legge. Nei prossimi giorni le ragioni della Vardanega saranno vagliate e, se non saranno veritiere o convincenti, si procederà come prevede la legge. Eventualmente anche alla risoluzione del contratto». Il sindaco sceglie di mantenere la discussione sul piano tecnico, ma la volontà politica non può essere estranea a una partita così importante. Il tira e molla degli ultimi mesi con la ditta di Possagno avrebbe logorato i rapporti e i tecnici degli uffici comunali sarebbero stati incaricati di vagliare una ad una le presunte inadempienze. «Ribadisco che si tratterebbe di una decisione tecnica – chiude Poletto -. È naturale, però, che in questi casi il dialogo con la politica sia costante».

Un’altra spada di Damocle, dunque, sui lavori del Ponte. Nel frattempo i capigruppo di maggioranza spiegano la contestata decisione di respongere la proposta delle opposizioni di istituire una commissione d’indagine. Per Gianandrea Borsato (Pd), Bruno Bernardi (Più Bassano) e Mattia Bindella (Bassano per tutti) una commissione temporanea di approfondimento sarebbe più che sufficiente. «Da regolamento – dichiarano - la commissione d’indagine deve svolgere i lavori in forma riservata senza la possibilità di divulgare, se non alla fine del procedimento e solo al consiglio comunale, i risultati. Pertanto riteniamo molto più rispondente alla richiesta delle minoranze, e utile alla città, la costituzione di una commissione temporanea aperta al pubblico». I capigruppo attaccano anche la leghista Tamara Bizzotto, indicata come ispiratrice dell’abbandono del tavolo della discussione giovedì scorso.

Quanto alla correttezza e alla trasparenza, i capigruppo evidenziano che il progetto e tutti i documenti sono stati oggetto di controlli puntuali da parte degli organi preposti e della magistratura amministrativa: «Dal 2015 tutti gli atti relativi alla gara e ai contratti sono trasmessi all’Autorità nazionale anticorruzione. E va ribadito che anche la Corte dei Conti ha appena dato ragione al Comune».

Lorenzo Parolin

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