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Nuova viabilità
Il Comune riparte
sulla strada Mar

L’assessore Linda Munari
L’assessore Linda Munari
L’assessore Linda Munari
L’assessore Linda Munari

Il Comune stringe i tempi per arrivare alla strada “Mar”. Lo fa portando in discussione stasera in Consiglio comunale le variazioni di bilancio che avvieranno l’iter di realizzazione della nuova arteria parallela alla ferrovia. Urbanisticamente, l’opera è la chiave di volta attorno alla quale ruotano la nuova viabilità bassanese e relativo alleggerimento del traffico tra viale Parolini e discesa Brocchi; politicamente è una carta pesante che il centrosinistra può giocare in vista delle prossime elezioni. Con i restauri del Ponte che procedono a singhiozzo e il polo museale S. Chiara che segna il passo, a Poletto resta la strada Mar. Se non altro perché nel 2009 attorno all’area in questione e alle torri di Portoghesi si era giocata e vinta la battaglia che aveva portato con l’elezione a sindaco di Stefano Cimatti la coalizione progressista al governo della città.

«La strada parallela alla ferrovia è un’opera cruciale – commenta l’assessore all’urbanistica Linda Munari -. Sono in gioco in particolare l’alleggerimento di viale Parolini e viale delle Fosse, ma anche il rilancio di settori di città che il traffico ha isolato dal centro, come i giardini Parolini. Per questo vogliamo farci trovare pronti». Pronta, l’Amministrazione lo era anche un anno fa, quando il sindaco Riccardo Poletto aveva rimesso in agenda la questione “strada Mar” con un annuncio arrivato a ridosso delle vacanze. Tra le dichiarazioni d’intenti del primo cittadino e la firma della convenzione con i proprietari dei terreni chiamati a realizzare la strada, si sono inserite le Ferrovie che hanno chiesto un approfondimento sulla presenza in zona di barriere antirumore. Nulla in grado sconvolgere il piano urbanistico maturato dopo una ventina d’anni di gestazione, sufficiente però a rinviare l’iter di alcuni mesi. Da qui la necessità di predisporre nuovamente un intervento sul bilancio e chiedere un secondo “via libera” al Consiglio. Con le misure che andranno in discussione stasera, l’esecutivo Poletto punta a mettere un punto fermo nella vicenda e a fare pressione per la firma della convenzione. In base al piano urbanistico, la realizzazione della strada non spetta alla mano pubblica, ma agli investitori privati. Questi ultimi, una volta firmato, avranno un tempo limite per la realizzazione dell’opera. In caso di scadenza dei termini previsti dalla convenzione senza costruzione della strada, scatterebbe una clausola fideiussoria di un milione 600 mila euro a favore del Comune.

In sostanza, ottenute le firme dei proprietari, l’Amministrazione dovrebbe solo attendere la consegna della nuova arteria, o delle risorse per realizzarla.

Da qui, partirebbe la tanto attesa rivoluzione nella viabilità cittadina

Lorenzo Parolin

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