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Nuova area Pengo «Imposto il silenzio in commissione»

Una veduta dell’area Pengo lungo la statale 47. CECCON
Una veduta dell’area Pengo lungo la statale 47. CECCON
Una veduta dell’area Pengo lungo la statale 47. CECCON
Una veduta dell’area Pengo lungo la statale 47. CECCON

Enrico Saretta Il via libera alla nuova area commerciale Pengo rischia di far definitivamente naufragare i rapporti tra Amministrazione e Confcommercio. L’ultimo atto andrà in scena giovedì prossimo, quando il consiglio comunale sarà chiamato a votare l’accordo pubblico-privato tra il Comune e la proprietà. Visto quanto accaduto in commissione territorio l’altra sera, con la bocciatura di tutte le osservazioni dei commercianti contrarie al progetto, pare però che la strada sia già segnata. Salvo il dietrofront di qualche consigliere di maggioranza, l’accordo probabilmente sarà approvato. Anche perché, in caso contrario, si rischierebbe di scatenare un contenzioso con la proprietà, visto che una prima convenzione sul progetto è già stata messa nero su bianco. Giovedì non sarà comunque una passeggiata per l’Amministrazione. I commercianti annunciano infatti una mobilitazione. «Saremo presenti in gran numero al Consiglio - assicura il presidente del mandamento bassanese della Confcommercio, Paolo Lunardi -. Sarà una protesta elegante, com’è nel nostro stile, ma con la nostra partecipazione contiamo di trasmettere l’assoluta contrarietà a questo progetto». Progetto che interesserà via Capitelvecchio, a sud del centro di Bassano, e che prevede la demolizione dell’Eurobrico, dell’ex sede della Banca di Credito Cooperativo, dell’ex utensileria Morassutti e la costruzione al loro posto di due nuove strutture di vendita. Cosa che, secondo la Confcommercio, decreterà definitivamente la morte del centro storico. «L’Amministrazione ha fatto una scelta politica pesante - sottolinea Lunardi -. Ora ognuno si assumerà la responsabilità delle proprie scelte. Resta inoltre il rammarico per come sono andate le cose in commissione, dove è stata negata la parola al presidente dei commercianti di Bassano». Al termine dell’incontro, infatti, Alberto Borriero aveva chiesto di parlare, ma non ha potuto aprire bocca perché non consentito dal regolamento. «Timidamente avevamo chiesto di fare un intervento conclusivo - riferisce Borriero -. La possibilità ci è stata negata, a differenza di quanto avvenuto in altre occasioni in passato, con altre Amministrazioni. Siamo molto preoccupati per il futuro della nostra città, e in particolare per gli effetti che queste riqualificazioni, in punti strategici di Bassano, avranno sulla viabilità». Borriero contesta inoltre lo studio sulla viabilità di via Capitelvecchio esposto dai proponenti. «Sarebbe stato più opportuno presentare anche uno studio super partes, magari commissionato dall’Amministrazione - chiude ilpresidente Borriero -. Attendiamo comunque il Consiglio prima di mettere la parola fine a questa vicenda. Chissà che non si assista al risveglio della coscienza di qualche consigliere». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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