Un Tribunale delle imprese nella Cittadella della giustizia di Bassano, costruita ex novo ma mai aperta. La proposta arriva dalla Confartigianato e mira sia a offrire un importante servizio alle imprese, sempre più in apnea per colpa della giustizia lumaca, sia a compiere un primo ma importante passo verso l’istituzione del Tribunale della Pedemontana.
Il primo atto formale è già stato inviato al ministero di grazia e giustizia: ieri mattina alle 9.41 una lettera, firmata dai presidenti Agostino Bonomo (Confartigianato di Vicenza e del Veneto), Sandro Venzo (mandamento di Bassano), Vendemiano Sartor (Confartigianato della Marca Trevigiana) e Fausto Bosa (mandamento di Asolo e Montebelluna), è stata spedita con la posta elettronica certificata al guardasigilli Andrea Orlando. «E adesso - affermano all’unisono i quattro - ci aspettiamo una risposta, altrimenti vorrà dire che il popolo non è sovrano e che della sofferenza di uno dei principali distretti produttivi d’Europa non importa a nessuno. Già da oggi, comunque, coinvolgeremo in questa battaglia anche le altre categorie economiche, i comuni, la Regione e soprattutto i parlamentari veneti».
Il Tribunale delle imprese è una sezione specializzata istituita almeno nel capoluogo di ogni regione e si occupa di materia d’impresa, controversie in materia di proprietà industriale e intellettuale, concorrenza sleale e diritto d’autore.
«Non è possibile - spiega Sandro Venzo - che gli imprenditori non siano messi nelle condizioni di operare al meglio e la chiusura del Tribunale di Bassano è l’ultima di una serie di interventi che hanno colpito anche le imprese, costrette a fare i conti con il mercato sempre più complesso e con lungaggini burocratiche, infrastrutture carenti e scelte che non tengono conto delle specificità locali. Proprio in materia di giustizia, la durata media di una causa è passata da due anni e mezzo a Bassano a quasi dieci in tribunale a Vicenza: i contenziosi si sono accavallati e gli uffici giudiziari sono al collasso. Questa è la battaglia di tutti e partiamo con il Tribunale delle imprese per arrivare a quello della Pedemontana».
La sezione specializzata di Bassano sarebbe un distaccamento di Venezia e avrebbe competenza sulle imprese di 154 comuni, ovvero i distretti gravitanti sulla Superstrada Pedemontana Veneta, inglobando in futuro anche parte del Veronese.
«Lungaggini burocratiche e della giustizia incidono notevolmente sulla competitività delle imprese e quindi anche sul benessere dei cittadini - afferma Agostino Bonomo -. A Bassano c’è una struttura nuova, costata 13 milioni di euro e mai utilizzata, che permetterebbe di ospitare la sezione staccata del Tribunale delle imprese praticamente senza costi aggiuntivi. In una recente visita a Vicenza, il ministro Orlando aveva detto che puntava a far arrivare in Veneto 38 nuovi giudici: ne sono arrivati 9, che sappiamo bene serviranno per smaltire l’aumento di lavoro provocato dai procedimenti legati alla Banca popolare di Vicenza e a Veneto Banca. Ora attendiamo una risposta chiara».
«Una giustizia efficiente assicura un sano sviluppo imprenditoriale - afferma in una nota Vendemiano Sartor, a cui fa eco Fausto Bosa - e nel nostro territorio abbiamo già perso importanti occasioni di crescita per le inefficienze del sistema paese agli occhi di molte imprese straniere . La riforma della giustizia e la lotta alla corruzione rappresentano le principali leve perché il nostro Paese possa tornare a essere competitivo e uno studio del 2012 attesta che l’area Pedemontana, anche grazie alla nuova strada, sarà sempre più coesa e interconnessa».