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Musei gratis la domenica L’assessore tira diritto Ed è secessione da Roma

L’assessore alla cultura Giovanni CunicoVisitatori nel museo civico di Bassano. Si proseguirà con gli ingressi gratuiti alla domenica
L’assessore alla cultura Giovanni CunicoVisitatori nel museo civico di Bassano. Si proseguirà con gli ingressi gratuiti alla domenica
L’assessore alla cultura Giovanni CunicoVisitatori nel museo civico di Bassano. Si proseguirà con gli ingressi gratuiti alla domenica
L’assessore alla cultura Giovanni CunicoVisitatori nel museo civico di Bassano. Si proseguirà con gli ingressi gratuiti alla domenica

L’assessore alla cultura ordina la “secessione” del museo da Roma e va in direzione opposta alla politica nazionale. Significa che, nonostante lo stop alle domeniche gratuite deciso dal ministro Bonisoli, i musei civici conserveranno l’accesso a costo zero ogni prima domenica del mese. «Spiace che il ministero abbia deciso diversamente – commenta l’assessore Giovanni Cunico – ma in quest’ultimo anno abbiamo verificato che la promozione funziona bene e la manterremo». Beneficiari dell’iniziativa, saranno i residenti nei Comuni del coordinamento “Territori del Brenta”: poco meno di 200 mila abitanti che un giorno ogni mese potranno entrare senza dover pagare . Resterà confermata anche la promozione a favore dei bassanesi, che potranno sempre accedere gratis alle collezioni permanenti dei musei. «L’idea alla base della decisione – riprende Cunico – è che il nostro sia il museo del territorio, non solo della città. Per questo, compatibilmente con le risorse a disposizione, vogliamo attirare il maggior numero possibile di visitatori. Contemporaneamente, ci interessa che i residenti nel Bassanese siano consapevoli della ricchezza contenuta nelle sale delle diverse sedi museali. Nel loro caso, inoltre, la gratuità si giustifica con il pagamento in loco delle tasse. È giusto che chi versa alla mano pubblica parte dei suoi guadagni, possa ricevere in cambio un servizio». Da qui, le perplessità sulle dichiarazioni del ministro e sul progetto annunciato di utilizzare gli introiti delle ex domeniche gratuite per iniziative di promozione culturale. «È vero che gli ingressi gratuiti comportano un mancato guadagno – evidenzia l’assessore – e che questo guadagno può essere utilizzato per diverse attività ma l’impatto di un museo non si può calcolare solo in entrate e uscite monetarie». Questo perché, per Cunico, da un lato il maggior afflusso di visitatori garantisce un indotto destinato comunque a rimanere in città e a tener viva l’economia del centro storico, dall’altro, chi visita il museo e non è costretto a pagare il biglietto, di regola si ferma ad acquistare un catalogo o una monografia. «In sostanza, le somme non ricavate dalla bigliettazione – evidenzia – rientrano in cassa tramite il bookshop, perché i visitatori tendono comunque a portarsi un ricordo a casa. Questo senza considerare che un maggior indotto significa anche maggior risorse che entrano nel bilancio grazie alle tasse. Per questo, andrei cauto prima di tornare sui nostri passi in relazione alle domeniche gratuite». Domeniche gratuite che per l’assessore si giustificano anche con il valore culturale e in senso lato civico delle collezioni museali. «Un museo è anche la memoria di una comunità e il nostro lo sarà ancor di più dopo l’apertura della sezione dedicata alla storia della città – commenta Cunico - Per noi le collezioni permanenti veicolano valori culturali e morali, e la nostra intenzione è di aprire sempre più il museo alla città e al territorio, non di introdurre limitazioni». •

Lorenzo Parolin

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