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Luca, l’angelo della biblioteca

Marta Scomazzon davanti alla targa e alla foto di Luca Russo scoperte in biblioteca FOTOSERVIZIO CECCONUn momento della cerimonia di intitolazione dell’aula studi
Marta Scomazzon davanti alla targa e alla foto di Luca Russo scoperte in biblioteca FOTOSERVIZIO CECCONUn momento della cerimonia di intitolazione dell’aula studi
Marta Scomazzon davanti alla targa e alla foto di Luca Russo scoperte in biblioteca FOTOSERVIZIO CECCONUn momento della cerimonia di intitolazione dell’aula studi
Marta Scomazzon davanti alla targa e alla foto di Luca Russo scoperte in biblioteca FOTOSERVIZIO CECCONUn momento della cerimonia di intitolazione dell’aula studi

Bassano risponde al terrorismo con la cultura, affidando la speranza di un futuro migliore alle giovani generazioni, che adesso studieranno nella sala della biblioteca comunale dedicata a Luca Russo. L’intitolazione, alla presenza di tutti i familiari(la madre non ha trattenuto lacrime di commozione) e di molti amici, è avvenuta ieri, nel giorno in cui il giovane ucciso nell’attentato di Barcellona avrebbe compiuto 26 anni. Una cerimonia semplice e breve. Una targa trasparente è stata scoperta all’ingresso della sala. C’è la dedica del Comune e il motto a cui Luca era particolarmente legato e che aveva guidato molta parte del suo percorso di vita: «Nella vita non contano i passi che fai, né le scarpe che usi, ma le impronte che lasci». Sotto, una foto del giovane in atteggiamento scherzoso, con il libretto universitario in bocca dopo aver dato l’esame di laurea. Parole e immagine serene, come il ricordo lasciato nei cuori dei bassanesi dal ragazzo morto durante una vacanza con la fidanzata brava e solare come lui. C’era anche lei, Marta Scomazzon, che fu ferita nell’attentato, ieri in biblioteca. «Questa decisione sarebbe piaciuta tanto a Luca - ha detto - Una piazza o una via lo avrebbero messi in imbarazzo. Se fosse qui arrossirebbe anche per questa intitolazione, ma sono certa che sarebbe orgoglioso del significato che ha. Vorrei che gli studenti bassanesi trovassero forza dalle parole incise nella targa, che sentissero Luca vicino nei momenti di sconforto, che gli chiedessero aiuto come faccio sempre io, perché sono certa che risponderà sempre. Mi ha lasciato tanto amore e tanta forza di credere nei miei sogni». Le iniziative per ricordare il giovane non sono finite. La Regione - come ha spiegato il capogruppo della Lega in Consiglio, Nicola Finco - sta pensando di intitolargli una sala; il liceo Brocchi gli dedicherà una borsa di studio; altre iniziative sono in cantiere a Ca’ Baroncello. «Mettere una targa qui è un monito ai giovani», ha sottolineato il sindaco Riccardo Poletto. E l’iscrizione del Comune li esorta infatti a ricordare «i valori più importanti della nostra comunità e si impegnino per la civiltà, la libertà, la convivenza pacifica, la democrazia, l’uguaglianza». Tra i presenti alla cerimonia, i vertici delle forze dell’ordine bassanesi, l’abate Andrea Guglielmi, amministratori locali e consiglieri comunali, oltre a tanti giovani e cittadini. •

Francesca Cavedagna

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