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Lascia in auto il figlioletto
per giocare al videopoker
Denuncia per abbandono

Un giovane impegnato in una partita a una slot machine in un’immagine di repertorioLa situazione è stata risolta da una pattuglia della Polizia CECCON
Un giovane impegnato in una partita a una slot machine in un’immagine di repertorioLa situazione è stata risolta da una pattuglia della Polizia CECCON
Un giovane impegnato in una partita a una slot machine in un’immagine di repertorioLa situazione è stata risolta da una pattuglia della Polizia CECCON
Un giovane impegnato in una partita a una slot machine in un’immagine di repertorioLa situazione è stata risolta da una pattuglia della Polizia CECCON

Lascia il figlioletto di 4 anni in macchina per andare a giocare in una sala slot: denunciato per abbandono di minore. Erano le 19 di qualche sera fa, quando alcuni passanti di quartiere Firenze, in via Tommaseo, hanno sentito dei lamenti provenire dall’interno di un’utilitaria.

«“Papà, papà… dov’è il mio papà?», gridava un bimbo di appena quattro anni mentre si agitava sui sedili posteriori. L’auto, con i finestrini abbassati e le serrature delle portiere aperte, era parcheggiata nel posteggio adiacente a una nota sala scommesse. I passanti, molto preoccupati, non sapendo cosa fare per aiutare il piccolo, hanno chiamato il 113. Dopo pochi minuti sono arrivati gli agenti del vicequestore David De Leo.

Il bimbo, accudito da alcuni residenti, era abbastanza tranquillo, e anche in vena di scherzare perché quando i poliziotti gli hanno chiesto il nome del genitore, ha risposto: «Valentino Rossi». Ovviamente il padre non è il noto campione di motociclismo, bensì un rosatese di 31 anni, con un lavoro stabile, una famiglia “normale”, che però aveva ceduto al vizio del gioco, lasciando il bambino incustodito.

Quando gli agenti hanno lo hanno raggiunto dentro la sala scommesse, l’uomo è caduto dalle nuvole: «Ma come? E’ passata già mezz’ora? Non mi ero accorto di essere qui dentro da così tanto, mi sono fatto distrarre dal fatto che ho appena vinto». Quella è stata l’ultima bella notizia della sua giornata. I poliziotti gli hanno chiesto di seguirlo in commissariato, dove è stato interrogato e poi denunciato per abbandono di minore.

Negli uffici di via Pecori Giraldi, dopo poco, è arrivata anche la mamma del bimbo. Il piccolo non dovrebbe aver patito troppo gli effetti dell’abbandono, durato mezz’ora. Nella sua tenera età, tenuto conto dell’estrema delicatezza con la quale gli agenti hanno saputo trattare il caso, probabilmente deve aver scambiato l’anomalo pomeriggio per un’avventura particolare conclusasi con la conoscenza dei poliziotti. Questo però non alleggerisce il grave comportamento del padre, che sarà chiamato a rispondere del suo incauto comportamento.

Francesca Cavedagna

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