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«La stazione dei bus
pericolo per gli studenti
Va chiusa alle auto»

Giuliano GhenoTraffico alla stazione degli autobus di largo Parolini FOTO CECCON
Giuliano GhenoTraffico alla stazione degli autobus di largo Parolini FOTO CECCON
Giuliano GhenoTraffico alla stazione degli autobus di largo Parolini FOTO CECCON
Giuliano GhenoTraffico alla stazione degli autobus di largo Parolini FOTO CECCON

Nelle ore di punta si scatena il caos. Tra bus, studenti e auto che sfrecciano, di prima mattina e dopo mezzogiorno la stazione delle corriere di Bassano si trasforma in una vera e propria “terra di nessuno”, un luogo a forte rischio per l’incolumità di pedoni e pendolari. La denuncia arriva da chi la stazione la vive ogni giorno, e cioè i conducenti degli autobus. I sindacati degli autoferrotranvieri (Faisa-Cisal) hanno infatti spedito una lettera al sindaco di Bassano, Riccardo Poletto, e al prefetto di Vicenza per segnalare che la situazione è insostenibile.

«Dal 2008, anno di nascita dell’autostazione in largo Parolini, si continua a segnalare la mancanza di sicurezza e la pericolosità della viabilità - affermano i segretari della Faisa Cisal di Treviso e Vicenza, Guglielmo Alessio ed Eris Pettinà -. Ad oggi, purtroppo, non si riscontra alcuna miglioria alla viabilità, a parte la presenza di un vigile urbano nei soli orari di punta. Continua lo spregio delle regole da parte delle auto, che occupano gli spazi riservati al movimento degli autobus e che sfrecciano da largo Parolini verso via De Blasi. La stazione è un luogo pericolosissimo». A ciò si aggiunge il ventilato progetto della strada del Piano Mar. «Se sarà costruita - affermano - quella che dovrebbe essere una zona riservata solo a bus e pedoni sarà ancora peggio».

Gli stessi conducenti dei bus confermano il problema. «La situazione è particolarmente grave quando arrivano i treni - attacca Michele Ferraresi -: le auto parcheggiano in divieto lungo il marciapiede della stazione, diminuendo ancora di più il nostro spazio di manovra. Tra auto e studenti che sbucano dappertutto, è un disastro. L’unica soluzione sarebbe chiudere quest’area nelle ore di punta con delle sbarre. Per Franco Albanese il vero problema è la strada. «Le corsie sono segnate male - afferma - e le auto fanno i loro comodi. È molto pericoloso anche perché gli studenti hanno tutti le cuffie addosso e non si accorgono dei rischi». «Dovevano fare un’autostazione vera - gli fa eco Giuliano Gheno - non sistemarci in mezzo a una strada senza passaggio pedonale. L’area va chiusa alle auto negli orari di punta». «Oppure - rincara Lucio Crivellaro - la strada sia almeno a senso unico per garantire una maggiore sicurezza».

Gli studenti bassanesi condividono l’allarme lanciato dai conducenti.

«Con tutta questa gente - attacca Nicolò Magrin - alcuni non si accorgono nemmeno della presenza dei pullman». «Tanti giovani camminano con le cuffiette - prosegue Domenico Toffanello - e il pericolo cresce. Servirebbe inoltre un numero maggiore di posti per gli autobus». Condivide il pensiero anche Gloria De Mori. «Quest’area è troppo affollata - sottolinea - e i giovani non sentono i autobus perché hanno tutti le cuffiette. Alcuni non li vedono nemmeno arrivare». Per Jessica Miatello serve più attenzione. «Lo spazio è scarso - sottolinea - ma ci sono pure giovani che passano senza guardare. Serve più attenzione da parte di tutti».

Enrico Saretta

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