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La sfida: «In cantiere opere per 23 milioni
Ora cambiamo passo»

L’assessore ai lavori pubblici Roberto CampagnoloL’area dove sorgerà il Polo museale Santa Chiara, nell’ex parcheggio Cimberle Ferrari
L’assessore ai lavori pubblici Roberto CampagnoloL’area dove sorgerà il Polo museale Santa Chiara, nell’ex parcheggio Cimberle Ferrari
L’assessore ai lavori pubblici Roberto CampagnoloL’area dove sorgerà il Polo museale Santa Chiara, nell’ex parcheggio Cimberle Ferrari
L’assessore ai lavori pubblici Roberto CampagnoloL’area dove sorgerà il Polo museale Santa Chiara, nell’ex parcheggio Cimberle Ferrari

A Bassano è “midterm” anche per i lavori pubblici e l’assessore Roberto Campagnolo mette sul piatto il bilancio dei primi due anni.

«Un bando da 450 mila euro per il progetto relativo alle case Parolini - elenca - per le quali si prospettano interventi da oltre due milioni e mezzo di euro; un milione per le case di riposo e uno e mezzo per i lavori di palazzo Sturm, 700 mila euro per le asfaltature (e non siamo a fine mandato); lavori per due milioni di euro della Telecom per dare la fibra ottica a Bassano e un altro milione per la sede di quartiere Prè».

In totale sono 9 milioni 200 mila euro di lavori pubblici avviati in città, ai quali vanno aggiunte le grandi opere che attendono di partire: Ponte (5 milioni), polo S. Chiara (7.5 milioni) e strada “Mar” (1.3 milioni).

«Di questi tempi e per essere dei “dilettanti allo sbaraglio” - Campagnolo si concede una battuta - non mi sembra niente male. Alcuni lavori passano sottotraccia, ma ci sono e faranno sentire i loro effetti. Dirò di più: siamo tra le stazioni appaltanti più attive del Veneto e in Italia tra le città di medie dimensioni abbiamo pochi concorrenti. Basta leggere i numeri».

Il primo biennio, quindi, per Campagnolo è positivo «anche se - precisa - l’ideale sarebbe stato partire già qualche mese fa con i lavori. I tre anni che abbiamo di fronte, fortunatamente, ci garantiscono una buona finestra per fare bene».

Resta che l’attenzione di media e cittadini si è concentrata sui due nodi milionari ancora da sciogliere: Ponte degli Alpini e Polo S. Chiara. «È comprensibile - commenta l’assessore -, se non altro per l’importanza dei due interventi. Il dibattito, in ogni caso, fa bene e aiuta a tenere viva l’attenzione sui temi. Per quanto riguarda il Ponte, attendiamo tra meno di due settimane la decisione del Tar da cui dipenderà la ripresa dei lavori, ma se i restauri sono stati inseriti tra gli undici grandi progetti del ministero, qualcosa di buono c’è. Rispetto al S. Chiara, la riapertura della discussione ha permesso di riportare all’attenzione della città il tema del teatro e di riaprire un ragionamento sul futuro dell’Astra. Per completare il polo museale bisogna andare alla ricerca di altri sei milioni ma grazie all’interesse degli ultimi tempi non dovrebbe essere troppo complicato».

E dopo le punzecchiature sul presunto dilettantismo riservate alle opposizioni, Campagnolo sferza la sua maggioranza: «I progetti e gli studi sulla città che vogliamo ci sono, la sfida ora è trasformare tutto questo lavoro in interventi concreti - conclude il referente per i lavori di via Matteotti -. L’attività dei gruppi di partecipazione nati nell’ultimo triennio è utilissima per indicare la direzione da seguire ma una città è un sistema molto complesso in cui mobilità, parcheggi, illuminazione e tecnologia devono servire a far crescere il benessere dei cittadini e l’economia del territorio. E adesso tocca a noi avviare nei fatti questo processo di crescita».

Lorenzo Parolin

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