<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La Michielin scrive «Apriamo i porti» e scoppia la bufera

Francesca Michielin ha preso posizione sul problema dei profughiI profughi della nave Aquarius
Francesca Michielin ha preso posizione sul problema dei profughiI profughi della nave Aquarius
Francesca Michielin ha preso posizione sul problema dei profughiI profughi della nave Aquarius
Francesca Michielin ha preso posizione sul problema dei profughiI profughi della nave Aquarius

È sempre più “rock”, Francesca Michielin, nel senso che non teme di esporsi anche sulle grandi questioni. E pubblica un post su facebook in cui, senza mezze misure, dice chiaramente che ai respingimenti delle navi in arrivo dalla sponda sud del Mediterraneo lei non ci sta. La sua presa di posizione diventa subito un caso nazionale, visti i numerosi seguaci. E se c’è chi la applaude, altrettanto nette e spesso feroci sono le critiche che arrivano dal fronte dei contrari. Nella bufera, c’è pure qualche fan che promette di non ascoltarla mai più. «Oltre a rimanere inorridita dopo aver assistito alla violazione del diritto internazionale – scrive la Michielin nel post -, mi sono chiesta cosa aveva senso fare. Stare zitta di certo no. Io e i miei amici abbiamo messo da parte la rabbia e abbiamo iniziato a leggere e a raccogliere informazioni dalla Costituzione, dalla Carta dei diritti umani, da associazioni e dalle università». Ancora: «Questo atto spregevole – prosegue - è la prova che in questo paese c’è molta disinformazione, che genera ignoranza, insicurezza e mancanza di umanità. I confini geografici sono stati stabiliti da guerre e trattati, ma sono confini che non determinano persone di serie A o di serie B. Ognuno ha il diritto di mettere piede su qualsiasi parte del suolo terrestre. La migrazione è un diritto inalienabile e ha permesso, fin dall’antichità, il contatto tra culture e la creazione delle società. È fondamentale ricordare che alla fine dell’800 migliaia e migliaia di italiani si sono imbarcati, disperati, alla ricerca di un futuro migliore. Che si sia d’accordo o meno con la nuova scelta politica, non credo proprio che negare gli sbarchi sia la soluzione. La soluzione è la cooperazione allo sviluppo». E la chiusura è con l’hashtag «apriamoiporti». Parole nette, in linea con la matrice culturale di “2640”, l’album frutto, come ha spiegato la stessa Michielin, di un percorso di volontariato e confronto con comunità di altri Paesi. Molti i consensi, molti i messaggi, molte anche le critiche. Una pioggia di complimenti è arrivata dal centrosinistra bassanese. Tra gli oltre mille commenti sulla pagina social, spiccano quello del sindaco Riccardo Poletto, del suo vice Roberto Campagnolo e dell’assessore alla cultura Giovanni Cunico. Tutti d’accordo. «Brava Francesca, grazie per la lucidità e la passione delle tue riflessioni» scrive il primo. «Brava Francesca! Ti aspettiamo in piazza», aggiunge Cunico, invitandola a unirsi alla Giornata mondiale del rifugiato che si terrà in centro storico mercoledì. «Brava Francesca per il coraggio di saper andare, in modo non banale, contro i luoghi comuni» chiude Campagnolo, completando la sequenza degli amministratori che hanno aggiunto le proprie considerazioni a quelle della cantante. •

Lorenzo Parolin

Suggerimenti