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La Inco accetta «Ora via ai lavori al Ponte Vecchio»

La trentina Inco ha accettato l’incarico di restaurare il Ponte
La trentina Inco ha accettato l’incarico di restaurare il Ponte
La trentina Inco ha accettato l’incarico di restaurare il Ponte
La trentina Inco ha accettato l’incarico di restaurare il Ponte

Il tempo delle attese è finito. La Inco di Pergine Valsugana ha accettato i lavori di restauro del Ponte degli Alpini. Ora il destino del principale monumento della città, opera d’arte conosciuta a livello internazionale, passa nelle sue mani. La conferma della disponibilità a proseguire i lavori avviati e non ultimati dalla ditta Vardanega di Possagno è arrivata ieri agli uffici del Comune con una lettera firmata del dirigente della Inco Luca Conci. La ditta trentina, del resto, arrivata seconda nella gara d’appalto di fine 2015, non ha mai nascosto la sua forte volontà a subentrare nel cantiere. Serviva però l’ufficialità per far ripartire i lavori e far così tirare un sospiro di sollievo anche all’Amministrazione, considerato che sul caso Ponte in questi anni è stato più volte dimostrato che non c’è mai nulla di scontato. Il primo contatto tra i tecnici della Inco e quelli del Comune si svolgerà già questa mattina per fissare una serie di incontri. La volontà è di aprire due tavoli. Uno di natura amministrativa, che svolga tutte le questioni burocratiche per arrivare nel giro di qualche settimana alla firma definitiva del contratto, e uno di tipo tecnico, che affronti i dettagli del restauro e le situazioni più urgenti. In queste settimane, infatti, è emersa la necessità di procedere al più presto con dei lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza delle stilate 3 e 4. Non è escluso quindi che questo lavoro, che è al di fuori del piano del restauro vero e proprio, possa a questo punto essere affidato direttamente alla Inco. Considerata l’entità del problema, la ditta potrebbe poter avere il via libera per l’accesso in alveo anche in una finestra come quella autunnale, che ufficialmente non lo prevede. Probabilmente, però, non saranno rifatte le ture, ma si troverà il modo per ripristinare le stilate senza mettere in asciutta il fiume Brenta. Le ture rifaranno ufficialmente la loro apparizione in dicembre, nella finestra invernale, quando ripartirà il restauro vero e proprio. La Inco dovrà quindi utilizzare questi mesi che ci separano dall’inverno per eseguire tutte le operazioni propedeutiche, quali il reperimento del legname e delle travi in acciaio. «Auguro buon lavoro alla Inco ed esprimo la mia soddisfazione per essere riusciti a riaffidare l’intervento entro la fine dell’estate, in modo da poter sfruttare il periodo autunnale e invernale in un quadro più chiaro - commenta il sindaco di Bassano Riccardo Poletto -. Mi auguro che la ditta possa iniziare fin da subito i necessari interventi per il completamento del restauro». L’assessore ai lavori pubblici Roberto Campagnolo nutre grande fiducia nei confronti dell’azienda, alla quale erano già stati affidati i lavori di restauro in passato. «Adesso potremo confrontarci con una ditta che trova delle soluzioni e non presenta soltanto problemi - afferma Campagnolo - Ora l’Ufficio Tecnico rimane impegnato prioritariamente per mettere la ditta nelle condizioni di iniziare i lavori nel più breve tempo possibile». •

Enrico Saretta

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