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Bassano

La diagnosi arriva
dopo nove anni
Famiglia risarcita

Il radiologo aveva letto male la lastra e non aveva diagnosticato la malattia rara
Un piccolo paziente sottoposto ad un'ecografia
Un piccolo paziente sottoposto ad un'ecografia
Un piccolo paziente sottoposto ad un'ecografia
Un piccolo paziente sottoposto ad un'ecografia

BASSANO. Sofia, nome di fantasia, per i primi nove anni della sua tribolata esistenza continuava a manifestare infezioni polmonari, otiti e sinusiti di cui i medici non riuscivano a comprendere l’origine. Soltanto nel 1998 si scoprì che cosa avesse, cioè la sindrome di Kartagener. Il motivo per cui non era stata diagnosticata prima, nonostante la bambina fosse stata sottoposta a regolari radiografie all’ospedale civile di Bassano, all’epoca in viale delle Fosse, era dipeso da un errore medico. I giudici per questo errore riconobbero a Sofia un danno biologico quantificato all’8% e la famiglia è stata risarcita dall’assicurazione dell’Ulss, che all’epoca della malapratica medica era la numero “3” (mentre con la recente riforma è diventata la numero “7”), con 75 mila euro. La vicenda era approdata in Appello dove il consulente medico di parte della famiglia, uno dei massimi esperti italiani della sindrome di Kartagener, aveva osservato che per la ritardata diagnosi la qualità della vita della bimba e dei genitori è stata «peggiore di quella che sarebbe stata nel caso in cui la malattia fosse stata per tempo diagnosticata e curata», ma i giudici avevano replicato che l’esistenza del danno non è stata provata e infine in Cassazione che ha ribadito il verdetto di Appello condannando la famiglia a pagare le spese legali all’Ulss, quantificate complessivamente in quasi 20 mila euro.

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