<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La Cgil ha subito riaperto
«Sconvolti dall’attacco
ma non ci fermeranno»

Fabiola CarlettoL’allarme antrace di mercoledì mattina nella sede CgilCarabinieri e Vigili del fuoco con il sacchetto contenente la busta e la polvere urticante
Fabiola CarlettoL’allarme antrace di mercoledì mattina nella sede CgilCarabinieri e Vigili del fuoco con il sacchetto contenente la busta e la polvere urticante
Fabiola CarlettoL’allarme antrace di mercoledì mattina nella sede CgilCarabinieri e Vigili del fuoco con il sacchetto contenente la busta e la polvere urticante
Fabiola CarlettoL’allarme antrace di mercoledì mattina nella sede CgilCarabinieri e Vigili del fuoco con il sacchetto contenente la busta e la polvere urticante

«Siamo ancora sconvolti, ma con il permesso degli inquirenti questa mattina (ieri per chi legge ndr) abbiamo già riaperto gli uffici. Tornare subito al lavoro è stato importante per tutti i dipendenti. Davvero non riusciamo a capire il movente dell’attacco di cui sono stati vittime i nostri uffici. Non era mai successa una cosa simile, non c’era stata alcuna avvisaglia di sofferenza o rancore nei nostri confronti. Quella busta piena di polvere urticante per noi non ha alcun senso. Adesso speriamo solamente di non dover pagare il rischio emulazione. Se anche fosse stato un pessimo scherzo, chi l’ha escogitato non si rende conto delle conseguenze che possono verificarsi».

Fabiola Carletto, responsabile della Cgil di Bassano, diachiara con forza: «I malintenzionati non ci fermeranno». E’ ancora scossa per l’allarme antrace, poi fortunatamente rientrato, di mercoledì mattina. La lettera dell’“attacco” era arrivata per posta ordinaria. La polvere era all’interno di un foglio bianco ripiegato, sul quale pare non fosse impresso alcun messaggio. Con tutta probabilità era destinata a lei, come la maggior parte della corrispondenza che arriva negli uffici di Largo Parolini. Quando la responsabile è assente, il compito di aprire le buste è assegnato alla centralinista. E’ andata così anche mercoledì, ed è stata la donna ad accusare irritazione e problemi respiratori dopo che si era liberata polvere. «Mi dispiace molto per la nostra collaboratrice - commenta Carletto -, avrei preferito di gran lunga avere aperto io di persona la busta, ma non ero in sede. Per fortuna stanno tutti bene, ma non posso negare che la paura è stata tanta. Per ora nessun dipendente deve seguire una precisa profilassi medica, anche se l’accordo con l’azienda sanitaria e con le forze dell’ordine è che semmai qualcuno dovesse accusare sintomi strani, andrebbe immediatamente al Pronto soccorso».

Attacchi simili, con dirette conseguenze per la salute, sia a Bassano che in provincia non erano mai accaduti. Negli anni scorsi però alla responsabile della Cgil bassanese, erano arrivate pesanti minacce. «Quella volta, tramite fax - ricorda Carletto -. E’ stato un periodo molto duro, mi fu pure assegnata una scorta. Io però non voglio credere che l’attacco dell’altro giorno possa avere collegamenti con quella vicenda. Non posso però nemmeno pensare che sia stato un atto di rancore: i nostri dipendenti sono molto professionali e assolutamente disponibili con i clienti. Nessuno ha mai avuto problemi particolari con il pubblico».

Ma allora cosa può esserci dietro? «Non ne abbiamo idea - conclude Carletto -, se anche fosse stato uno scherzo, è stato davvero di pessimo gusto. Anche se Bassano è una città tranquilla e aperta non si può non tener conto di quello che sta succedendo nel mondo e degli effetti distorti che può avere un gesto come questo».

Francesca Cavedagna

Suggerimenti