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Bassano

«In bilancio
l'aumento
delle multe»

Pattuglia di agenti della polizia locale in centro a Bassano Roberto Marin (“Impegno”)
Pattuglia di agenti della polizia locale in centro a Bassano Roberto Marin (“Impegno”)
Pattuglia di agenti della polizia locale in centro a Bassano Roberto Marin (“Impegno”)
Pattuglia di agenti della polizia locale in centro a Bassano Roberto Marin (“Impegno”)

«Stop alle multe usate per fare cassa». Il capogruppo di Impegno per Bassano, Roberto Marin, punta il dito contro le previsioni di bilancio.

«Per il 2017 – dichiara – l’Amministrazione comunale pensa di raccogliere 1,4 milioni di euro dalle violazioni del codice della strada. Centomila solo dal photored». Per Marin, da bocciare è il principio che sta alla base della stretta sui controlli.

«Nel 2011, durante l’Amministrazione Cimatti - prosegue - le entrate si erano assestate poco sopra i 600 mila euro. L’anno successivo si era scesi a 568 mila, per risalire a 778 mila nel 2013. All’epoca non erano mancate le polemiche perché le cifre sembravano eccessive, oggi si viaggia su numeri più che raddoppiati a fronte di un traffico automobilistico stabile e di presenze turistiche in città che nella sostanza non sono cresciute». Il 2014, anno dell’insediamento dell’attuale Amministrazione ha portato nelle casse comunali 964 mila euro, cresciuti a un milione 508 mila lo scorso anno. «Il 2016 si è assestato a un milione 265 mila euro – riprende Marin - Con le previsioni per il 2017 si proseguirebbe su una linea che non ci piace. Pensare di recuperare risorse a colpi di verbali e contravvenzioni, oltre che aleatorio, è fastidioso per i cittadini. In ogni caso, se i trasferimenti verso gli enti locali sono calati, prima di trasformare le multe in fonte di entrate, bisogna tagliare gli sprechi della macchina amministrativa e se possibile attivare politiche virtuose».

Per Marin le aree sulle quali intervenire non mancano.

«Il centrodestra chiede da anni un piano di razionalizzazione della spesa – riprende il consigliere di opposizione – che finora nessuno ha visto. Da uno studio serio sul rapporto costi-ricavi del museo, allo snellimento della burocrazia, all’utilizzo degli edifici comunali vuoti che oggi sono solo un costo, all’ammodernamento delle reti di servizi, per ridurre gli sprechi, gli spazi per intervenire esistono e sono noti agli amministratori». Ancora, per Marin manca da parte della Giunta un’autentica politica di rilancio dell’economia. «Si dice che il futuro di Bassano è il turismo culturale – prosegue – Noi di “Impegno” siamo certi che se ci fosse la volontà di investire su questo fronte, non ci sarebbe più bisogno di recuperare un milione e mezzo di euro mandando in giro la polizia locale con i blocchetti delle multe. Oltretutto, in tempi nei quali i cittadini si sentono poco protetti, sarebbe opportuno impiegare le forze dell’ordine in azioni di prevenzione della criminalità, anziché nella produzione di multe».

Per questo, Marin chiede all’Amministrazione cittadina un cambio di passo. «È la mancanza di visione che sperimentiamo anche su altri fronti – chiude - Invece di sviluppare un progetto di ampio respiro, l’esecutivo comunale si rifugia nella strada più comoda. A farne le spese, come sempre, sono i bassanesi».

Lorenzo Parolin

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