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Il tribunale vive ancora
Oltre tremila utenti
nei primi cento giorni

Il presidente del tribunale Rizzo con il sindaco Poletto Lo sportello per il cittadino e le imprese attivato in via Marinali
Il presidente del tribunale Rizzo con il sindaco Poletto Lo sportello per il cittadino e le imprese attivato in via Marinali
Il presidente del tribunale Rizzo con il sindaco Poletto Lo sportello per il cittadino e le imprese attivato in via Marinali
Il presidente del tribunale Rizzo con il sindaco Poletto Lo sportello per il cittadino e le imprese attivato in via Marinali

Oltre tremila accessi in poco più di cento giorni di apertura al pubblico, al ritmo di quasi trenta ogni giorno. Lo “Sportello per il cittadino e le imprese” aperto nell’ex tribunale alla fine dello scorso autunno registra nel primo semestre del 2017 (in sei mesi poco più di 100 giorni di apertura), numeri in crescita.

«A fare la parte del leone con oltre seicento richieste – spiega Antonio Mauro, avvocato e componente del comitato pro tribunale della Pedemontana – sono soprattutto le richieste di copie di sentenze e di atti processuali, ma con la produzione di oltre cento documenti, sta crescendo anche la volontaria giurisdizione, vale a dire le attività relative a tutele e curatele o al diritto di famiglia».

Da qui, l’auspicio che i servizi dello sportello possano essere potenziati.

«In questo momento – prosegue il legale bassanese – è garantita l’apertura mattutina al pubblico dal lunedì al venerdì, anche grazie all’apporto di personale volontario. L’intuizione del presidente del tribunale di Vicenza, Alberto Rizzo, si è rivelata vincente: l’ideale, ora, sarebbe potenziare la presenza degli ufficiali giudiziari e relativi servizi, e consolidare le udienze telematiche, ora in fase di lancio».

A fronte di una ripresa delle attività, dopo la soppressione del tribunale nel settembre del 2013, e di un futuro che con la riforma del Giudice di Pace dovrebbe portare a funzionare gli uffici di via Marinali in maniera analoga alla vecchia Pretura, non mancano alcuni nodi da sciogliere. «I servizi offerti dallo sportello – riprende Mauro – sono stati pubblicizzati a sufficienza in città, e l’afflusso di utenti lo dimostra. Per i Comuni del circondario, però, è necessario uno sforzo di promozione ulteriore. Non sarebbe male, quindi, che le Amministrazioni pensassero a una campagna informativa, anche in vista della ripresa delle attività dopo la pausa estiva».

Altre incognite sul futuro dello sportello di via Marinali, sono il destino a lungo termine degli stabili e, nell’immediato, la loro manutenzione. La Cittadella della Giustizia, costata 12 milioni di euro e mai inaugurata, e i vicini palazzi Antonibon e Cerato, restaurati con un impegno di spesa prossimo agli 8 milioni di euro sono in attesa di una sistemazione definitiva, con ogni probabilità legata alla presenza degli uffici pubblici. Quanto alle manutenzioni ordinarie, che rispetto al recente passato le nuove norme hanno modificato radicalmente la situazione. Questo perché, fino a un paio di anni fa, responsabile era il Comune, in quanto proprietario degli stabili. Oggi, la legge prevede una gestione centralizzata, coordinata dal ministero a Roma.

«Una situazione – conclude la sua analisi l’avvocato Mauro – che, se permette di realizzare economie di scala, non favorisce l’attenzione da parte di chi, come le comunità locali, è a contatto diretto con uffici e servizi. E per riportare a vivere gli uffici di via Marinali, c’è bisogno come non mai di cura e attenzione».

Lorenzo Parolin

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