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Il restauro del Ponte
è pronto a partire
Gabbia per la sicurezza

Il Brenta sotto le stilate del Ponte. La scarsità d’acqua agevolerà i primi interventi. FOTO CECCON Il letto del Brenta. Evidente la mancanza d’acqua. FOTO CECCON
Il Brenta sotto le stilate del Ponte. La scarsità d’acqua agevolerà i primi interventi. FOTO CECCON Il letto del Brenta. Evidente la mancanza d’acqua. FOTO CECCON
Il Brenta sotto le stilate del Ponte. La scarsità d’acqua agevolerà i primi interventi. FOTO CECCON Il letto del Brenta. Evidente la mancanza d’acqua. FOTO CECCON
Il Brenta sotto le stilate del Ponte. La scarsità d’acqua agevolerà i primi interventi. FOTO CECCON Il letto del Brenta. Evidente la mancanza d’acqua. FOTO CECCON

Una gabbia di metallo per il Ponte degli Alpini. È la soluzione progettuale per mantenere aperto il passaggio pedonale sul monumento e allo stesso tempo per evitare che un’eventuale piena rovesci nel fiume tutte le impalcature, costringendo gli operatori a dover ricominciare da capo.

Sarà questa una delle prime azioni del cronoprogramma per il restauro del ponte, assieme alla messa in asciutto di una parte del Brenta e all’allestimento delle ture. Intanto, però, si attende la firma del contratto da parte della Nico Vardanega Costruzioni di Possagno, incaricata dei lavori: l’Amministrazione comunale ha preparato la delibera, per cui è questione di ore.

«Dopo la firma le operazioni partiranno immediatamente - assicura il sindaco di Bassano, Riccardo Poletto -. Stiamo pressando quotidianamente l’azienda affinché sia pronta a partire nel tempo più breve possibile e abbiamo ricevuto grande disponibilità».

La conferma arriva dal patron della ditta trevigiana, Giannantonio Vardanega.

«Siamo pronti a partire - afferma -. Nelle prossime ore avremo un incontro con il Genio Civile per valutare le modalità della discesa in alveo. Per quanto ci riguarda, siamo disposti a lavorare pure di notte e nel fine settimana per accelerare i lavori il più possibile, sfruttando la finestra invernale».

Finestra che sembra particolarmente favorevole a causa della siccità che ha colpito tutto il territorio nel mese di dicembre.

«Anche se ora dovesse piovere per qualche giorno - prosegue Poletto - il livello del fiume dovrebbe mantenersi abbastanza basso, consentendo così di lavorare. Ovviamente quando si tratta di condizioni meteorologiche tutto può succedere, ma noi siamo fiduciosi».

Se la fiducia non manca, lo stesso vale per le attività di di prevenzione, come l’introduzione della gabbia metallica e il sistema di allarme per liberare il cantiere in tempo in caso di piena.

«La gabbia sarà posizionata tra il tetto e il pavimento del ponte - riferisce il sindaco -. Non coprirà il monumento per tutta la sua lunghezza, ma sarà spostata di volta in volta a seconda delle aree di intervento. Servirà per ancorare il ponte dall’alto, scaricando il peso sulle stilate libere e non su quelle interessate dai lavori. Potremo quindi tenere aperto il ponte per quasi tutta la durata del cantiere, salvo qualche settimana. Allo stesso tempo, questa struttura permetterà di mantenere ben stabili le impalcature».

Per quanto riguarda l’allarme, sarà collegato a una serie di rilevatori introdotti lungo il fiume, in grado di misurare il livello dell’acqua. In caso di un aumento anomalo della portata, entrerà in funzione una sirena. L’allarme darà circa due ore di tempo agli operai per lasciare il cantiere e per portare fuori dall’alveo del Brenta i mezzi d’opera, in modo da evitare che vadano sott’acqua, cosa che comporterebbe, oltre a dei ritardi, pure un aumento dei costi. Interessate per prime dal restauro saranno le due stilate sulla sponda est del ponte.«Contiamo di concludere i lavori sulle due stilate entro aprile di quest’anno - chiude il sindaco -. Dopodiché valuteremo se procedere con le altre due stilate durante la finestra estiva o se attendere quella invernale del prossimo anno. Il ponte ora è al sicuro da eventuali sorprese giudiziarie, ma dobbiamo sempre fare i conti con l’incognita meteo».

Enrico Saretta

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