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Il Comune non cede «Il Consorzio bonifica ci deve 240 mila euro»

Il municipio di Bassano. L’Amministrazione dà battaglia al Consorzio di bonifica L’assessore al bilancio Angelo Vernillo
Il municipio di Bassano. L’Amministrazione dà battaglia al Consorzio di bonifica L’assessore al bilancio Angelo Vernillo
Il municipio di Bassano. L’Amministrazione dà battaglia al Consorzio di bonifica L’assessore al bilancio Angelo Vernillo
Il municipio di Bassano. L’Amministrazione dà battaglia al Consorzio di bonifica L’assessore al bilancio Angelo Vernillo

Enrico Saretta Il Comune di Bassano e il Consorzio di Bonifica Brenta sono ai ferri corti per una questione legata al pagamento di contributi consortili da parte della municipalità. Stiamo parlando di una cifra pari a 240 mila euro, pagati in tasse dal Comune e che ora l’Amministrazione rivuole indietro perché ritiene il loro pagamento non dovuto. Il caso ha già visto uscire sconfitto il Comune avanti la commissione tributaria provinciale. La Giunta Poletto, però, non si è data per vinta e ora ricorrerà in appello davanti alla commissione tributaria regionale. LA VICENDA. Il Comune contesta di aver pagato dal 2000 quasi 240 mila euro in contributi a suo parere non dovuti: si tratta di tasse sui lavori di manutenzione e bonifiche dei terreni svolti dal Consorzio, stabilite da un piano di classifica regionale. Per la municipalità, però, sono contributi ai quali non doveva essere assoggettata. «In sostanza, il Consorzio sostiene che su determinati terreni bisogna pagare le tasse perché sono aree che usufruiscono di vantaggi vari, ad esempio perché soggetti a bonifica - riferisce l’assessore al bilancio Angelo Vernillo -. Noi riteniamo che certe aree sulle quali sono stati svolti dei lavori non rientrino tra quelle avvantaggiate». Da qui, lo scaturire di una vertenza che prosegue da anni, partita già con le precedenti Amministrazioni e su cui non si è mai trovato un accordo. L’estate scorsa il Comune aveva avanzato una proposta di conciliazione, chiedendo al Consorzio di riconoscere a titolo di rimborso all’Amministrazione una somma forfettaria di 100 mila euro, da corrispondere nell’arco di 10 anni. Nel caso il Consorzio avesse accettato, il Comune avrebbe rinunciato a tutte le domande giudiziali. Il Consorzio ha presentato poco dopo una propria controproposta. Praticamente, ha proposto l’esecuzione di lavori, eccedenti quelli istituzionali, per un ammontare stimato di circa 130 mila euro. La proposta non è stata accettata dall’Amministrazione per un motivo ben preciso: il Comune, infatti, avrebbe dovuto fornire materiali per un importo di circa 80 mila euro. LA BATOSTA. La vicenda è finita prima in commissione tributaria a Padova, che l’estate scorsa ha dato ragione al Consorzio, azzerando di conseguenza i ricorsi del Comune contro i tributi emessi dal primo. Non solo il Comune ha perso nel merito dell’annosa questione, ma è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali. In totale, l’Amministrazione dovrebbe risarcire 5000 mila euro al Consorzio, 2000 alla Regione e 2000 ad Equitalia. IL RICORSO. L’Amministrazione però non si è data per vinta e ha ora proposto ricorso alla commissione tributaria regionale. Il Comune di Bassano si affiderà quindi alla commercialista Tiziana Pradolini. A darle manforte è stato chiamato un consulente esterno, l’ingegnere Andrea Marion, che riceverà un compenso pari a 5.436 euro. «Il consulente esterno ci aiuterà a sostenere le nostre ragioni - chiude l’assessore al bilancio Vernillo - anche perché sinora non avevamo mai consultato degli esperti su questa vicenda». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Saretta

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