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Il centrodestra in coro dice no alle primarie «Il nostro patto regge»

Le opposizioni del centrodestra schierate sui banchi del consiglio comunale CECCONUn seggio elettorale a Bassano in una foto di repertorio
Le opposizioni del centrodestra schierate sui banchi del consiglio comunale CECCONUn seggio elettorale a Bassano in una foto di repertorio
Le opposizioni del centrodestra schierate sui banchi del consiglio comunale CECCONUn seggio elettorale a Bassano in una foto di repertorio
Le opposizioni del centrodestra schierate sui banchi del consiglio comunale CECCONUn seggio elettorale a Bassano in una foto di repertorio
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«Il percorso verso le elezioni è tracciato da mesi. Ben vengano i contributi di tutti, ma le primarie sanno troppo di azzeramento, quindi non le riteniamo opportune». Concordi per il «no grazie» i capigruppo di centrodestra sulla proposta dell’assessore regionale Elena Donazzan di scegliere il candidato sindaco con le primarie: chiamando alle urne gli elettori, affermano, si rischia di dover ripartire da zero. Unica voce fuori dal coro, quella del capogruppo di “Forza Italia- Amo il Veneto”, Alessio Savona, donazzaniano di ferro: «La proposta è chiarissima e ha una ragione politica precisa – afferma – . Spero che le perplessità degli altri capigruppo svaniscano». Ma il no più deciso arriva dal segretario leghista Roberto Gerin che, insieme all’ipotesi di primarie, allontana anche i dubbi di dissidi nella coalizione. «La stessa assessore Donazzan ha parlato di fratture e di spigolosità da smussare – precisa -, ma nel centrodestra bassanese fratture non ce ne sono. C’è un normale, sano, dibattito politico democratico. E c’è, firmato da mesi, un accordo granitico». Per cui, se mai si parlerà di primarie, lo si dovrà fare al tavolo del centrodestra, mettendo all’ordine del giorno la questione e discutendola. «Sinceramente – chiude Gerin – convocare consultazioni ora significherebbe azzerare tutto il gran lavoro svolto e ripartire da zero. È una prospettiva che complicherebbe le cose anziché semplificarle». Concorde, su toni più sfumati, il coordinatore di “Impegno per Bassano”, Massimo Gianesin. «L’accordo tra i gruppi di centrodestra è stato firmato sei mesi fa – rileva -, e la sua validità va mantenuta. Di conseguenza, c’è un percorso tracciato rispetto al quale non si torna indietro. Naturalmente, tutti i contributi aiutando la coalizione e le proposte, come quella delle primarie, vanno discusse». Tiepido anche Stefano Giunta di Bassano Congliunta per il quale «va rispettato, in primo luogo, il patto sottoscritto la scorsa primavera. Le primarie restano, ma come ipotesi residuale, anche perché il lavoro della coalizione è in fase avanzata. Per questo, tornare sui nostri passi non mi sembra un’opzione utile». Dello stesso avviso il capogruppo e coordinatore della Forza Italia ufficiale, Mariano Scotton, che evidenzia la qualità dell’attività svolta con gli alleati: «Con gli altri gruppi del centrodestra – specifica – si lavora bene da quattro anni, non solo dagli ultimi mesi. C’è una piattaforma condivisa, c’è un tavolo nel quale si discute e c’è da parte di tutti il desiderio di costruire una squadra competente in grado di rilanciare Bassano. Per questo, temo che convocare le primarie suonerebbe come una sorta di “reset”. Se ne può parlare, ma mi sembra che in questo momento non siano indispensabili». •

Lorenzo Parolin

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