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«Il centrodestra alle primarie per il candidato»

Alessio Savona con l’assessore regionale Elena DonazzanFervono già i preparativi nei vari movimenti politici in vista delle amministrative della prossima primavera
Alessio Savona con l’assessore regionale Elena DonazzanFervono già i preparativi nei vari movimenti politici in vista delle amministrative della prossima primavera
Alessio Savona con l’assessore regionale Elena DonazzanFervono già i preparativi nei vari movimenti politici in vista delle amministrative della prossima primavera
Alessio Savona con l’assessore regionale Elena DonazzanFervono già i preparativi nei vari movimenti politici in vista delle amministrative della prossima primavera

«C’è un modo per superare ogni divisione: lasciar scegliere il candidato sindaco agli elettori attraverso le primarie. Facciamole, e in fretta: appena dopo le feste, a gennaio. Poi, firmiamo tutti un patto, un grande manifesto per il cambiamento e il rilancio della città». Parola dell’assessore regionale Elena Donazzan, che rompe gli indugi e risponde così ai segnali di frattura nella coalizione di centrodestra avvertiti nei giorni scorsi. «Nessuno dica che le primarie sono una cosa di sinistra, che sono monopolio di Pd e soci - rilancia -. Sono, invece, uno strumento decisivo per smussare tutte le possibili divisioni e arrivare uniti al giorno più importante, quello delconfronto elettorale. E certamente i nostri elettori sapranno scegliere nel migliore dei modi da chi voler essere rappresentati». Tutto ciò, a una condizione imprescindibile: «che chi arriverà secondo, terzo o quarto - precisa Donazzan -, si rimbocchi le maniche e lavori con l’unico obiettivo di far vincere la coalizione. Tutta intera e senza divisioni». Quanto all’ipotesi che tra i nomi in lizza per la carica di sindaco ci sia anche il suo, l’assessore indica un’altra priorità: «Mi interessa molto di più contribuire a trovare il miglior primo cittadino possibile per la nostra città. Dopo dieci anni di amministrazioni a guida Pd non è tempo di personalismi, ma di voltare pagina, cambiare registro e lavorare per il bene comune». Anche perché, se i segnali di divisione che si sono intravisti pochi giorni fa dovessero portare a rotture effettive, la strada per il centrodestra partirebbe in salita. «La città chiede un forte cambiamento rispetto a ciò che si è visto con questa amministrazione comunale - evidenzia -. Un’amministrazione comunale fallimentare a tal punto da non essere riuscita a guarire il Ponte degli Alpini, ammalato e bisognoso di cure urgenti. Il monumento che custodisce la memoria della città è lì che langue e, nel centenario della Grande guerra, dice, da solo, la debolezza dell’esecutivo che se lo sarebbe dovuto prendere in cura». Non per questo, però, il centrodestra deve stare a guardare contando di aver già vinto o, peggio, mettersi a litigare «perché i nostri sostenitori, di litigi, non vogliono proprio vederne, anzi, vogliono puntare al cambiamento ed esserne artefici». Per questo l’assessore regionale rinnova alle altre anime della coalzione il proprio richiamo all’unità e alla fissazione di obiettivi comuni. «È per il bene di Bassano - evidenzia -, per il suo rilancio, per il recupero di un’immagine che brillava in Italia e oltre e ora è appannata da tutti i punti di vista». Parola alle urne e agli elettori, quindi. «La sinistra è impaurita di fronte alle primarie – chiude l’assessore regionale Donazzan –? No di certo, e sullo slancio che ci daranno gli elettori a gennaio saremo pronti alla partita decisiva che si giocherà in primavera per guidare la città». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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