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Identificato il rapinatore della boutique a S. Vito È in cella per altri colpi

Simone AzzolinLe indagini sono state effettuate dal Commissariato di poliziaUn’immagine della violenta rapina consumata nella boutique Birò il 4 gennaio
Simone AzzolinLe indagini sono state effettuate dal Commissariato di poliziaUn’immagine della violenta rapina consumata nella boutique Birò il 4 gennaio
Simone AzzolinLe indagini sono state effettuate dal Commissariato di poliziaUn’immagine della violenta rapina consumata nella boutique Birò il 4 gennaio
Simone AzzolinLe indagini sono state effettuate dal Commissariato di poliziaUn’immagine della violenta rapina consumata nella boutique Birò il 4 gennaio

E' stato individuato il rapinatore che lo scorso 4 gennaio, armato di coltello, ha rapinato la boutique Birò in via Passalacqua a San Vito. E' uno sbandato senza fissa dimora, Simone Azzolin, 48 anni, nativo di Vicenza, noto alle forze dell'ordine anche come tossicodipendente e che gira per alcune province del Veneto. L'uomo è in carcere con l’accusa di essere autore anche di due precedenti rapine effettuate a Vicenza, per le quali le indagini lo hanno incastrato. Il reato commesso in gennaio a Bassano, per il quale non è ancora scattato l'arresto, verrà accomunato ai due precedenti: il procedimento per la rapina di via Passalacqua in un primo tempo affidato al sostituto procuratore Hans Roderick Blattner verrà seguito dal suo collega Corno il quale sta già procedendo per i fatti di Vicenza. La certosina analisi delle immagini della videosorveglianza ha consentito agli uomini del Commissariato guidato dal vicequestore Elena Peruffo a risalire all'autore della rapina ai danni di concittadina Ornella Bizzotto, 60 anni. Il rapinatore, che si era presentato con in mano un coltello, indossava una felpa di colore verde scuro con il cappuccio e una sciarpa sul viso. Nel corso dell'azione la donna ha reagito, ma il malvivente l'ha spintonata e minacciata, riuscendo a portare via circa 300 euro, soldi secondo gli inquirenti, da spendere per stupefacenti. Uscito dal negozio, il bandito s'è imbattuto in due testimoni, un ex militare in carrozzina che pure ha tentato di fare qualcosa e un'altra persona che, avendo udito le grida della rapinata, l'ha sgambettato. Azzolin, caduto a terra, per non essere bloccato, ha minacciato col coltello il coraggioso che si era attivato. Gli agenti, per questa vicenda seguiti dall'ispettore Massimo Benetello, hanno pazientemente valutato ogni dettaglio delle immagini del rapinatore, dal marchio sulla felpa, alle scarpe, alla forma marcata degli zigomi, a un particolare del sopracciglio destro. Importante è stata anche la testimonianza della donna per indicarne l'altezza (appena sopra il metro e 70) e la cadenza veneta. Inoltre la disinvoltura e l'aggressività hanno fatto pensare che l'uomo non fosse al primo colpo. E con le foto d'archivio ecco spuntare il nome di Simone Azzolin. Quando i poliziotti della Questura, che lo seguivano per altre presunte rapine, l'hanno individuato a zonzo per Vicenza hanno allertato i colleghi di Bassano e così sono saltati fuori dalla zainetto la felpa e il coltello che sono stati sequestrati. L'uomo indossava anche le scarpe da ginnastica utilizzate nella rapina di via Passalacqua, ma non gli sono state tolte perché le uniche in suo possesso. E' stato portato in carcere a Vicenza con l'accusa di rapina aggravata continuata. Per l'episodio di Bassano le accuse sono di porto d'arma atto ad offendere e rapina aggravata consumata anche ai danni dell'uomo che lo aveva sgambettato. •

Lucio Zonta

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