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I lavori all’Ossario
slittano ancora
Il via in autunno

La facciata del Tempio Ossario. FOTO CECCON
La facciata del Tempio Ossario. FOTO CECCON
La facciata del Tempio Ossario. FOTO CECCON
La facciata del Tempio Ossario. FOTO CECCON

Slittano di tre mesi i lavori di ristrutturazione del Tempio Ossario.

L’apertura del cantiere era prevista per luglio, ma a causa di alcuni ritardi le operazioni inizieranno soltanto il prossimo autunno. Cittadini, visitatori e parenti dei soldati morti nella Prima guerra mondiale devono quindi ancora pazientare prima di veder finalmente “sotto i ferri” il Tempio, che attende di essere restaurato ormai da cinque anni.

Nelle settimane scorse, il sindaco Riccardo Poletto si è recato a Roma per chiedere aggiornamenti sullo stato dei lavori all’ingegner Luigi Valerio Sant’Andrea, coordinatore della Struttura di missione della Presidenza del consiglio dei ministri, incaricata dei restauri dei luoghi di rilevanza nazionale.

«Mi è stato riferito che è ancora in corso il completamento della progettazione a causa di alcuni ritardi fisiologi - spiega il sindaco - Di conseguenza, l’apertura del cantiere slitta a settembre o al massimo ad ottobre».

Della progettazione è stato incaricato un pool veneto, composto dagli ingegneri Roberto Ocera e Enrico Del Frate, dagli architetti Federico Fabbro, Roberto Franco, Marzia Decorte e Manuela Tomadin, dalla cooperativa sociale Ianus e dalla Lithos srl. La squadra si occuperà anche della direzione dei lavori.

«Una volta terminata la progettazione definitiva - prosegue il sindaco - sarò aperta una nuova gara per il progetto esecutivo e per l’appalto integrato, che prevede la realizzazione dei lavori. Quest’ultimo sarà un passaggio più veloce».

Il costo totale delle operazioni è di un milione e mezzo di euro, finanziato per due terzi dal Governo e per il resto dalla Regione.

Il restauro riguarderà in modo particolare la parte esterna dell’Ossario. In maggior sofferenza, a causa delle infiltrazioni d’acqua si trova la facciata, che verrà riqualificata.

Anche la struttura interna delle torri campanarie e le relative scale saranno interessate dal restauro, come pure tutti gli intonaci e i pavimenti, che soffrono di una pesante situazione di degrado.

Sarà rimesso a nuovo anche l'impianto di illuminazione. Considerato che la direzione dei lavori sarà affidata alla struttura di missione del Governo e al team di progettisti, il Comune avrà sostanzialmente un compito di affiancamento a livello logistico.

«La durata prevista dei lavori è di 15 mesi - afferma Poletto - Il restauro del sacrario sarà completato entro la fine del 2017».

L’ultimo anno delle celebrazioni per il Centenario della Grande guerra dovrebbe quindi svolgersi con il Tempio tirato a nuovo e fruibile in ogni suo locale.

«Abbiamo chiesto di poter tenere aperte al pubblico alcune parti del sacrario anche durante i lavori - chiude il sindaco Poletto - come già avvenuto in questo periodo, grazie alla sistemazione del soffitto, che ha permesso di riaprire le aree principali del Tempio».

In questo modo, i visitatori hanno potuto visitare l’edificio, che ospita le spoglie di 5405 soldati morti nella Prima guerra mondiale.

Enrico Saretta

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