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I frati cappuccini
contro il Comune
per la tassa rifiuti

Il convento di San Sebastiano dei Cappuccini in MargnanL’assessore Angelo Vernillo
Il convento di San Sebastiano dei Cappuccini in MargnanL’assessore Angelo Vernillo
Il convento di San Sebastiano dei Cappuccini in MargnanL’assessore Angelo Vernillo
Il convento di San Sebastiano dei Cappuccini in MargnanL’assessore Angelo Vernillo

I frati perdonano tutto, ma non la tassa rifiuti. È scontro tra i Cappuccini di stanza a Bassano e il Comune sulla tariffa. Un nuovo contenzioso si profila all’orizzonte per l’Amministrazione. Soltanto che questa volta Poletto e i suoi non dovranno vedersela con aziende che reclamano milioni sui cantieri, bensì con l’Ordine dei frati minori cappuccini, una presenza religiosa che è solida in città da secoli e che ha sede nel convento di San Sebastiano.

Questa particolare “battaglia finanziaria” tra potere temporale e spirituale si giocherà tutta su una delle problematiche che più attanagliano il nostro secolo, e cioè lo smaltimento dei rifiuti. Problema che non risparmia nemmeno la vita dei Cappuccini.

In sostanza, il Comune ha presentato ai frati due avvisi bonari di pagamento per la tariffa rifiuti relativi al 2016, in riferimento a due utenze. In totale, ai Cappuccini è stato contestato il mancato pagamento per un totale di 5.180 euro.

Per tutta risposta, la congregazione religiosa, per tramite del commercialista Francesco Nania di Napoli (di cui i Cappuccini sono clienti), ha presentato due distinti ricorsi. Pur ritenendoli entrambi inammissibili, il Comune ha provveduto a riesaminare gli avvisi e a formulare la risposta negativa al reclamo. Di conseguenza, la partita proseguirà davanti alla commissione tributaria di Vicenza, che ha fissato l’udienza per il 14 settembre prossimo.

La piega che ha preso la questione ha stupito molto l’Amministrazione di Bassano. È la prima volta, infatti, che il Comune si trova a dover affrontare un ricorso scattato non a seguito di un accertamento o di una sanzione, come avviene solitamente, ma soltanto di un avviso bonario, che comunque contiene un invito al pagamento.

«I frati Cappuccini hanno contestato l’errato conteggio delle metrature in base alle quali viene determinata la tassa sui rifiuti - spiega l’assessore al bilancio di Bassano, Angelo Vernillo - e di conseguenza non hanno pagato le due utenze che sono state loro contestate. A loro avviso sono stati commessi sbagli in eccesso. Noi però abbiamo spedito loro soltanto un avviso bonario, e nel frattempo i nostri uffici hanno aperto anche un canale di comunicazione, per cercare di fare chiarezza sulla questione».

I frati, però, hanno tirato dritto per la loro strada, tanto che il ricorso negli uffici di via Matteotti è arrivato del tutto inaspettato.

«La cosa mi stupisce molto - prosegue l’assessore Vernillo - perché è la prima volta che finiamo in un contenzioso dopo aver spedito solo un avviso bonario. A questo punto, non possiamo fare altro che costituirci in giudizio».

Nel contenzioso, l’Amministrazione di Bassano sarà difesa dall’avvocato Stefania Martin di Padova, che riceverà un compenso pari a 1.268 euro.

Enrico Saretta

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