Manca un milione di euro dalla tassa sui rifiuti e il Comune annuncia un giro di vite contro i bassanesi che non la pagano. Una vera e propria diserzione di massa quella che interessa la Tari, con serie conseguenze per le casse comunali. La questione è emersa anche nel corso del Consiglio di ieri sera, nel quale si è discusso del rendiconto finanziario del 2015, della manovra tributaria e delle variazioni di bilancio. Una delle principali difficoltà degli uffici comunali è riuscire a recuperare le somme relative al pagamento della Tari, con una buona fetta di bassanesi che non versano la tassa.
«Dalle verifiche sulla riscossione dei tributi comunali - afferma l’assessore al bilancio, Angelo Vernillo - è emerso che negli ultimi due anni dalla tariffa sui rifiuti manca circa un milione di euro, che andrebbe aggiunto ai 6 milioni e 400 mila euro che abbiamo riscosso annualmente».
Rispetto al 2013, l’ammanco è più che raddoppiato.
«I dati riguardano il biennio 2014-2015 - prosegue Vernillo - A fronte della riscossione pressoché completa di Imu e Tasi, rimane tanto da fare per la Tari. È un problema che quest’anno abbiamo deciso di affrontare in modo deciso».
Dagli uffici di via Matteotti sono pronte a partire in blocco le lettere per invitare i morosi a pagare.
«Non appena termineremo la lista dei bassanesi che non hanno pagato, distinguendo tra utenze domestiche e non domestiche - continua Vernillo - provvederemo ad attivare la procedura per questi casi. Saranno spediti dei solleciti agli inadempienti. Il recupero di queste somme è una priorità che ci siamo posti per quest’anno».
Non rimane dunque che da chiedersi quali siano i motivi che spingono i bassanesi a non pagare in massa la Tari. In città la raccolta dei rifiuti è da sempre al centro di polemiche, in particolare in centro, dove spesso capita che i rifiuti vengano abbandonati a ridosso dei palazzi storici.
«Credo che le cause dei mancati pagamenti - spiega l’assessore - siano da imputare agli aumenti che ci sono stati negli ultimi anni».
Per porre un freno agli aumenti e cercare di ridurre le spese, il Comune e l’Etra stanno studiando da tempo il passaggio dalla tassazione alla tariffazione, secondo il principio «chi più inquina, più paga». Ad oggi, infatti, il sistema a tassa prevede dei costi di gestione piuttosto alti.
«Il passaggio a tariffa dovrebbe compiersi il prossimo anno - chiude Vernillo - La gestione passerà quindi all'Etra e sarà integrata nel sistema di riscossione già in atto, per cui potranno essere realizzate delle economie».
Ieri sera in Consiglio sono state discusse anche le aliquote Imu, Tasi e Tari per il 2016. Per quanto riguarda l’Imu, è stata confermata l’aliquota del 9,6 per mille per le seconde case e del 10,6 per mille per le ville. Sono state previste delle agevolazioni per i proprietari di abitazioni che si trovano sopra i 600 metri (ad esempio per chi abita a Rubbio), i quali avranno un’aliquota agevolata, pari al 7,6 per mille. Confermata anche l’aliquota del 7,6 per mille per i fabbricati utilizzati per le attività proprie.