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Giunta, rimpasto in salita
Dai commercianti veto
su Bertoncello e Cunico

Paola BertoncelloLa Giunta Poletto in una foto d’archivio: i tempi dei volti sorridenti e della concordia anche con la Ciccotti
Paola BertoncelloLa Giunta Poletto in una foto d’archivio: i tempi dei volti sorridenti e della concordia anche con la Ciccotti
Paola BertoncelloLa Giunta Poletto in una foto d’archivio: i tempi dei volti sorridenti e della concordia anche con la Ciccotti
Paola BertoncelloLa Giunta Poletto in una foto d’archivio: i tempi dei volti sorridenti e della concordia anche con la Ciccotti

In attesa dei nomi, è tempo di veti sull’assessorato alla cultura. I “No” arrivano dai commercianti, ai quali le soluzioni interne alla maggioranza, Giovanni Cunico e Paola Bertoncello, non vanno a genio. Sulla stessa linea, come riportiamo nel servizio accanto, le opposizioni. Non c’è pace, quindi, per l’esecutivo comunale, dopo le dimissioni di Giovanna Ciccotti. Prima che il sindaco Riccardo Poletto ridisegni gli equilibri, i commercianti hanno messo nero su bianco la loro posizione: “Ci aspettiamo che, vista la vocazione turistica della nostra città e in considerazione della nuova gestione del polo museale - scrive il presidente di categoria, Alberto Borriero - il vuoto successivo alle dimissioni venga colmato al più presto con una figura di spessore, esperienza e lungimiranza, meglio se slegata da logiche di partito”.

Un comunicato che suona come un “no” secco a Bertoncello e Cunico e apre alla chiamata di un esterno. L’assessore alle attività produttive e la consigliera comunale sono due nomi di punta del Partito Democratico. Il sindaco in effetti ha avviato consultazioni con la scrittrice Cristina Bellemo, che però ha declinato l’invito: «I miei progetti editoriali mi impedirebbero di dedicarmi totalmente alla città». Gli scenari sono molteplici, non è escluso un rimpasto delle deleghe.

I RETROSCENA. Nel frattempo, i corridoi del Palazzo confermano i motivi delle dimissioni di Ciccotti, ufficialmente presentate per «motivazioni familiari personali». A determinare l’addio dell’assessore sono state anche le divergenze con l’ala renziana del governo cittadino. In particolare Cunico non ha mai nascosto la propria ammirazione per il “modello Marostica”: grandi appuntamenti e nomi di richiamo per portare pubblico in città. Una linea che in questi due anni e mezzo ha sempre trovato la contrarietà di Ciccotti, più attenta a far crescere il territorio con una serie di eventi diffusi ad alto tasso di cultura, secondo le logiche di Operaestate festival. Resta che, senza clamori, l’assessore uscente ha rinnovato i vertici del museo e portato Operaestate tra le prime rassegne d’Italia. Rimpiazzarla potrebbe non essere semplice.

GLI SCENARI. Per i prossimi giorni si prospetta un bivio: Pd pigliatutto o spazio alla società civile? Su questo interrogativo si gioca il nome del prossimo assessore. Il sindaco ha annunciato che prenderà una decisione nei giro di qualche giorno, dopo aver terminato le consultazioni con i capigruppo delle liste che lo sostengono: oltre al Pd, anche Più Bassano capeggiata da Bruno Bernardi e Bassano per Tutti da Mattia Bindella. La decisione finale spetta a Poletto, ma è inevitabile che il partito di maggior peso, e cioè il Pd, preme per ottenere un altro assessore dalle sue fila. Resta il fatto che il sindaco deve cercare di mantenere gli equilibri, resistendo alle pressioni interne e cercando il suo assessore o tra gli esponenti delle due liste civiche o passando al setaccio il mondo culturale cittadino, e in particolare quello scolastico, che da sempre sostiene il sindaco. Ciccotti, del resto, proveniva proprio da qui.

Lorenzo Parolin Enrico Saretta

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