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Ghiaccio in Valsugana Maxi-incidente a catena 38 feriti, cinque gravi

La concitazione in uno dei punti più  drammatici del colossale tamponamento FOTOSERVIZIO  GIANCARLO  CECCONDa questo primo tamponamento si è innescata la carambola
La concitazione in uno dei punti più drammatici del colossale tamponamento FOTOSERVIZIO GIANCARLO CECCONDa questo primo tamponamento si è innescata la carambola
La concitazione in uno dei punti più  drammatici del colossale tamponamento FOTOSERVIZIO  GIANCARLO  CECCONDa questo primo tamponamento si è innescata la carambola
La concitazione in uno dei punti più drammatici del colossale tamponamento FOTOSERVIZIO GIANCARLO CECCONDa questo primo tamponamento si è innescata la carambola

Inferno di ghiaccio sulla statale 47, ieri mattina: più di 50 veicoli si sono schiantati l’uno contro l’altro in un terribile tamponamento a catena avvenuto intorno alle 9 all’altezza di Primolano, frazione di Cismon, sulla carreggiata che porta da Trento a Bassano. Un colossale incidente senza precedenti in zona, elevato all’ennesima potenza di quelli che avvengono ogni anno sul contestato tratto di Valsugana che taglia la Valbrenta. Il bilancio parla di 38 feriti, cinque dei quali inizialmente gravi. «Se non ci sono stati morti è solo un miracolo», spiegavano i soccorritori. PIOGGIA GELATA. L’inferno si è scatenato poco prima delle 9 quando una pioggia fitta ha cominciato a cadere sul primo tratto vicentino della statale: l’acqua sull’asfalto, complice la bassa temperatura di quella zona quasi sempre all’ombra, si è trasformata in ghiaccio, formando uno strato scivolosissimo che ha ricoperto quasi due chilometri della carreggiata che precede gli svincoli di Enego e Primolano. Era difficile camminare, figurarsi guidare un veicolo. L’ORIGINE. Un primo tamponamento tra un camion e un’auto ha scatenato un tremendo effetto domino. La velocità di molti veicoli che seguivano non era sostenuta, ma le condizioni estreme ha reso vani i tentativi di frenare o sterzare. Auto, camion e furgoni hanno provocato una gigantesca carambola in cui non si capiva più nulla. I veicoli sono stati scagliati in più direzioni. Alcuni conducenti hanno scelto di fermarsi contro i guard-rail o addirittura di sterzare nella scarpata sul lato destro per evitare impatti più pericolosi. C’è chi ha abbandonato i mezzi per mettersi in salvo nei terreni adiacenti. Insomma, nel gigantesco autoscontro non si capiva nulla. I SOCCORSI. Feriti, rottami e tanta paura per guidatori e passeggeri per quasi due chilometri di carreggiata. Questa la scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori, accorsi in massa soprattutto dal Trentino. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Borgo Valsugana, Trento e Feltre insieme al Suem di Crespano e ai sanitari degli stessi Comuni, i volontari dei pompieri di Borgo e della Protezione civile. Per i rilievi sono intervenuti gli agenti dalla polizia locale dell’Unione Valbrenta e gli agenti della posltrada di Vicenza, Bassano e Schio coordinati dal vicequestore Chiara Lugoboni, insieme ai carabinieri di Borgo Valsugana. IL BILANCIO. La contabilità dei feriti, in fase di aggiornamento, parla di 38 persone coinvolte a vario titolo. Cinque i feriti apparsi gravi, trasferiti con l’elisoccorso. Le ambulanze hanno fatto la spola con gli ospedali di Feltre, Trento e Borgo Valsugana. Un’ambulanza e due auto dei carabinieri sono state coinvolte in un tamponamento. La Croce Rossa di Trento ha rapidamente allestito una serie di tende sulla strada per prestare le prime cure ai feriti. La statale è stata chiusa al traffico, deviato sulle altre arterie, per oltre tre ore. Inevitabili i disagi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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