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Furti al “Brocchi”
Rubati telefonino
e bici da 800 euro

Il “castello“ in via XI febbraio, la sede del Brocchi teatro dei furtiGianni Zen
Il “castello“ in via XI febbraio, la sede del Brocchi teatro dei furtiGianni Zen
Il “castello“ in via XI febbraio, la sede del Brocchi teatro dei furtiGianni Zen
Il “castello“ in via XI febbraio, la sede del Brocchi teatro dei furtiGianni Zen

Due furti in poche ore nella sede di viale XI Febbraio al liceo Brocchi. Spariscono una bicicletta e un cellulare per un bottino di valore superiore ai mille euro. Giovedì mattina a un diciottenne di Pove, Riccardo De Martino è stata rubata una mountain bike acquistata da poche settimane, del valore di 800 euro, e a una studentessa di terza è stato sottratto uno smartphone del valore di alcune centinaia di euro.

«Avevo parcheggiato la bici nelle rastrelliere vicino al cancello - spiega De Martino, studente all’ultimo anno dell’indirizzo scienze sociali - come è accaduto quest’anno altre decine di volte. Al momento di tornare a casa non l’ho più trovata. Subito ho pensato a uno scherzo, ho chiamato gli amici e mi sono messo a cercare». Niente da fare, la bicicletta era stata rubata e al giovane non è rimasto che avviare l’iter di denuncia.

«Prima mi sono messo in contatto con il preside – riprende - poi sono andato dai carabinieri. Mi spiace perché la bicicletta era nuova e perché mai avrei pensato di subire un furto a scuola. A questo punto spero che il sistema di sorveglianza abbia filmato i colpevoli». Colpevoli che, secondo le prime ricostruzioni, potrebbero essere dei giovani coetanei del derubato. Il personale di sorveglianza, giovedì, non ha notato presenze insolite di adulti, mentre per un adolescente malintenzionato non è difficile mimetizzarsi tra i duemila e più studenti della scuola.

Neppure il tempo di chiudere la denuncia di De Martino che alla stazione di via Emiliani si è presentata anche la seconda vittima di furto della giornata. Si tratta di una studentessa minorenne alla quale è stato rubato il cellulare. Le è stato sottratto a metà mattinata all’interno dell’edificio scolastico, dopo che era stato appoggiato su un tavolino.

«Episodi come questi sono molto spiacevoli – commenta il preside Gianni Zen -, ma purtroppo accadono. L’aspetto grave è che, in un luogo preposto alla formazione, sanno di sfida al percorso educativo sul quale siamo impegnati ogni giorno». Zen consiglia comunque ai ragazzi attenzione e buon senso. «I ladruncoli esistono – precisa – e ne dobbiamo prendere atto. Per questo suggerisco ai nostri studenti di legare le biciclette o i motorini con un lucchetto e, se possibile, di non utilizzare mezzi che possono attirare l’attenzione dei malintenzionati. Allo stesso modo, è bene tenere sempre con sé i cellulari e non esporre i modelli più recenti o preziosi». Il preside garantisce l’intenzione di moltiplicare gli sforzi sul fronte dell’educazione civica. «Anche da un fatto negativo – chiude – si possono ricavare spunti per riflettere. Solleciterò gli insegnanti a ricavare un momento per parlare di legalità ai ragazzi».

Lorenzo Parolin

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