<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Fiction e Grande Guerra
hanno salvato il turismo
Ma vince il “mordi e fuggi”

Turisti in città: il Ponte degli Alpini continua ad attirare anche se sottoposto a lavori. FOTO CECCONCaterina Bonotto, nuova leader degli albergatori bassanesi
Turisti in città: il Ponte degli Alpini continua ad attirare anche se sottoposto a lavori. FOTO CECCONCaterina Bonotto, nuova leader degli albergatori bassanesi
Turisti in città: il Ponte degli Alpini continua ad attirare anche se sottoposto a lavori. FOTO CECCONCaterina Bonotto, nuova leader degli albergatori bassanesi
Turisti in città: il Ponte degli Alpini continua ad attirare anche se sottoposto a lavori. FOTO CECCONCaterina Bonotto, nuova leader degli albergatori bassanesi

Effetto fiction e Centenario della Grande Guerra. Sono i due grandi filoni che hanno permesso al turismo bassanese di chiudere il primo semestre del 2017 con numeri tutto sommato positivi, anche se non in crescita rispetto all’anno scorso. Il dato più rilevante, e che lascia sconfortati gli albergatori, è che la media di una notte e mezzo di pernottamento non riesca proprio a salire, nonostante tutti gli sforzi per dare alla città un respiro più internazionale.

Caterina Bonotto, neo presidente della categoria a seguito delle dimissioni di Roberto Astuni, ha ben chiare però quali siano le strategie su cui puntare per invertire la tendenza e per provare a tenere i turisti in città per qualche giorno in più. In primis, per la presidente bisogna premere l’acceleratore sulla novità dell’anno, e cioè la fiction “Di padre in figlia”, che ha permesso alla nostra città di finire sugli schermi di tutti gli italiani, rendendola quindi più conosciuta e appetibile.

«La fiction è stata sicuramente un buon volano per Bassano - riferisce -. Diversi visitatori mi hanno chiesto di indicare loro alcuni luoghi delle riprese, in particolare il Lungobrenta, che magari prima non era così conosciuto rispetto. Speriamo che ora venga girata anche la seconda stagione della serie, in modo da poter investire ancora di più su questo tipo di turismo».

Se la presidente guarda al futuro, i turisti non disdegnano nemmeno il passato. Il centenario della Grande Guerra, infatti, ha spinto molti a raggiungere la città, vista dai più come il vero e proprio centro delle memorie sul conflitto. Posta in uno snodo cruciale tra Grappa, Altopiano di Asiago e valle del Piave, Bassano non ha mancato di attirare i visitatori interessati a ripercorre le tracce del primo conflitto mondiale.

«La Grande Guerra non è stata un richiamo soltanto per i turisti stranieri - riferisce Caterina Bonotto - ma anche per gli italiani che hanno raggiunto il nostro territorio spinti dalla volontà di toccare con mano i luoghi dove la Prima guerra mondiale si è combattuta». Resta il fatto che, pur avendo buone carte da giocare, sembra che Bassano fatichi ad ingranare la quinta.

«In sostanza i numeri del primo semestre del 2017 rispecchiano quelli dell’anno scorso - prosegue Bonotto - Non c’è stata quindi una vera e propria crescita delle presenze turistiche nella nostra città e perciò come categoria non possiamo dirci pienamente soddisfatti. I numeri sono cresciuti soltanto di qualche punto percentuale».

Per gli albergatori è abbastanza frustrante che i turisti rimangano in città uno, due giorni al massimo, per poi rifare le valigie e andarsene alla ricerca di altri territori da scoprire. «Dobbiamo innanzitutto alzare la media delle notti di pernottamento, portandola almeno a 2 o a 3 - continua la presidente -. Per riuscirci, dobbiamo fare squadra in misura maggiore tra enti e investire sul marchio d’area “Territori del Brenta”, sotto la cui egida inserire l’intero comprensorio».

Un’iniziativa, quest’ultima, da sempre perseguita con particolare attenzione dal suo predecessore alla guida degli albergatori. «Prendere il posto di Roberto Astuni non è stato facile - chiude - perché ha lasciato alla nostra associazione un’eredità importante in termini di impegno e di iniziative».

Enrico Saretta

Suggerimenti