<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Festival rock promosso «Migliaia di giovani? È un bene per la città»

L’area verde del parco Ragazzi del ’99. FOTO CECCON Il pubblico ad un concerto in parco Ragazzi del ’99 qualche estate fa. CECCON
L’area verde del parco Ragazzi del ’99. FOTO CECCON Il pubblico ad un concerto in parco Ragazzi del ’99 qualche estate fa. CECCON
L’area verde del parco Ragazzi del ’99. FOTO CECCON Il pubblico ad un concerto in parco Ragazzi del ’99 qualche estate fa. CECCON
L’area verde del parco Ragazzi del ’99. FOTO CECCON Il pubblico ad un concerto in parco Ragazzi del ’99 qualche estate fa. CECCON

<COBIANCO> Lorenzo Parolin Avanti con brio verso il festival di rock indipendente di fine primavera, senza aspettarsi miracoli sul fronte dell’indotto e facendo attenzione alla sicurezza. È il pensiero dei portavoce dei commercianti e degli albergatori, e della presidente di quartiere, rispetto all’idea lanciata nei giorni scorsi dall’assessore alla cultura, Giovanni Cunico. Per quest’ultimo, le settimane a cavallo tra la primavera e l’estate si prestano a inserire in calendario una manifestazione legata alla musica e dedicata ai ventenni. L’obiettivo sarebbe duplice: fare da traino a Operaestate festival, a poche settimane dall’alzata del sipario sull’edizione 2018, e rinverdirne la platea, provando a conquistare qualche giovane. «La proposta è positiva – commenta il vicepresidente dei commercianti, Romano Zanon - Per esperienza, però, sappiamo che il pubblico di queste kermesse è indipendente come la musica che ascolta. Vale a dire che di regola non si ferma nelle città sede dei festival e, per quanto riguarda cibo e bevande tende ad arrangiarsi». Questo, per la gioia degli stand con panini e birra a lato del palco, ma senza che la bilancia commerciale degli esercizi pubblici segni numeri eclatanti. «Per quanto riguarda l’indotto – riprende Zanon -, funzionano di più il jazz o le serate teatrali. Va benissimo, però, che circoli il nome di Bassano. Naturalmente, sono fondamentali l’attenzione alla sicurezza e il rispetto per parco Ragazzi del ’99, ma credo che l’Amministrazione comunale sia consapevole delle precauzioni richieste da un festival articolato su più giorni». Dello stesso tenore, le considerazioni della presidente degli albergatori, Caterina Bonotto. «Qualche iniziativa da mettere in calendario prima di Operaestate – rileva – può fare solo bene alla città. Si tratta di capire se il governo cittadino vorrà partire col botto e proporre una sequenza di appuntamenti già di interesse nazionale, o se per l’edizione d’esordio preferisce un bacino di spettatori più contenuto. Nell’uno e nell’altro caso, qualche migliaio di giovani in città dovrebbe fare sentire i propri effetti, per cui siamo favorevoli al progetto». Arriva il via libera, con richiesta particolare di attenzione alla logistica, anche dalla presidente di quartiere Margnan, Susy Giacobbo. «Siamo a conoscenza della proposta – precisa -, ma dobbiamo ancora discuterne in consiglio. Per quanto mi riguarda, ho sempre considerato parco Ragazzi del ’99 come un luogo centrale della città. Mi interessa molto, quindi, che sia visitato e ben frequentato e in questo senso, lo scambio di informazioni è costante con la Sis e con l’Amministrazione comunale». Resta, per Giacobbo, la necessità di non penalizzare i residenti. «Se il festival sarà ben organizzato – chiude -, se verrà controllato il rispetto degli orari e se la viabilità della nostra zona non ne soffrirà, ben venga la kermesse musicale. Al netto delle attenzioni che chiediamo, però, siamo fiduciosi. Ho assistito a manifestazioni di più giorni nei luoghi in cui vado in vacanza, verificando che se tutti osservano alcune regole di buon senso, le cose filano lisce». •

Lorenzo Parolin

Suggerimenti