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Marostica

Famiglia isolata
da venti giorni
per una frana

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Marco Corrà con il figlioletto in braccio
Marco Corrà con il figlioletto in braccio
Marco Corrà con il figlioletto in braccio
Marco Corrà con il figlioletto in braccio

MAROSTICA. Terreno privato frana su strada comunale, tira e molla tra proprietà e amministrazione sulla bonifica, e intanto una famiglia resta bloccata. «All’inizio abbiamo portato pazienza, ma ormai sono passati venti giorni, abbiamo due bimbi piccoli, dobbiamo percorrere 400 metri a piedi anche sei volte al giorno per portarli a scuola e a fare sport. Ci siamo pure proposti di occuparci della rimozione in attesa che le parti prendano una decisione, ma non possiamo toccare nulla altrimenti rischiamo una denuncia». A parlare sono i coniugi Corrà, residenti in via Sisemol, strada collinare di Marostica che porta a Conco e pure a un antico sentiero romano, ormai bloccati insieme ai figlioletti dal 13 aprile, quando lo smottamento di un campo privato ha completamente bloccato il passaggio. La situazione è stata subito presa in mano dal Comune: l’ufficio tecnico ha inviato degli esperti per le verifiche sul terreno, prassi fondamentale per avviare le operazioni di bonifica. Appurato che non c’erano pericoli e che la terra poteva essere rimossa, è stato contattato il proprietario del campo collassato, che inizialmente ha inviato una ruspa per bonificare lo smottamento, poi però avrebbe fatto retromarcia, con tanto di lettera inviata dal suo avvocato per contestare che l’obbligo di rimozione, poiché la strada sarebbe pubblica, spetta al Comune. 

Francesca Cavedagna

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