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Faccia a faccia con il bandito in camera

Il fatto è accaduto nei giorni scorsi in via Pirani. CECCONVia Pirani a San Marco
Il fatto è accaduto nei giorni scorsi in via Pirani. CECCONVia Pirani a San Marco
Il fatto è accaduto nei giorni scorsi in via Pirani. CECCONVia Pirani a San Marco
Il fatto è accaduto nei giorni scorsi in via Pirani. CECCONVia Pirani a San Marco

Pensionato svegliato dalla torcia dei ladri, non va nel panico solo perché crede sia il nipote in vena di scherzi. Si è reso conto di tutto solo pochi minuti dopo, quando è sceso al piano terra e ha visto la cucina sottosopra e i malviventi che scappavano. Erano le 18 dell’altro ieri quando Gianni Sabbadin, 65 anni, residente in una bifamiliare di via Pirani, in quartiere San Marco, zona prossima al centro di Bassano, è stato svegliato dal bagliore di una torcia sulla porta della sua camera da letto. «Siccome mio nipote è un po’ burlone e mi fa sempre uno scherzetto con la luce del cellulare, fingendo di essere un ladro, ho pensato fosse lui - racconta Sabbadin -. Gli ho fatto un urlo, dicendogli di smettere di fare il mona, in dialetto. Mi sono vestito e sono sceso al piano terra per sgridarlo».

Invece il nipote non c’entrava proprio nulla e quello di cui era appena stato protagonista il pensionato che vive da solo, non era per niente uno scherzo. «Appena sono sceso ho visto che tutti i cassetti della cucina e della sala da pranzo erano aperti, dal mio portafogli che avevo lasciato sul tavolo mancavano tutti i contanti, la finestra del piano terra era spalancata - spiega - Mi sono precipitato fuori e ho visto un uomo salire in tutta fretta su una Volkswagen Golf di colore scuro, che poi è corsa via. Erano i ladri. Se la sono pure studiata bene, perché la mia via è cieca ma l’auto era già rivolta in direzione Bassano, da dove si poteva fuggire. Hanno preso una laterale in contro mano e si sono dileguati». Prima di colpire nella casa del pensionato, la banda è entrata nell’abitazione della vicina, che non era in casa.

«Da lei non sono riusciti a rubare nulla - specifica Sabbadin -. Sicuramente pensavano che anche casa mia fosse vuota, era tutto chiuso, le luci spente, invece c’ero io che dormivo. Quando mi sono reso conto di tutto ho capito che pericolo avevo corso».

L’anziano ora non riesce più a dormire. «Ho paura, riesco a riposare solo di giorno, col sole, ma solo per pochi minuti, poi mi sveglio di soprassalto - racconta -. Si sono portati via 40 euro, in casa non tengo mai cose di valore, era un caso che avessi tutti quei soldi nel portafogli, di solito porto con me solo degli spiccioli. l’unica consolazione che ho è il fatto che mi abbiano lasciatole carte di credito e documenti: sarebbe stato un impiccio rifare tutto. Adesso devo mettere a posto la finestra che mi hanno spaccato, sto pensando di installare un antifurto, anche se sono sempre in casa. Credevo bastasse questo per tenere lontani i ladri. L’altro giorno ho capito che non è così. Loro non hanno paura di nulla, noi invece cominciamo ad averla di tutto».

Il furto è stato denunciato alle forze dell’ordine. «Ho detto a mio nipote che non si azzardi più a farmi lo scherzo del telefono - conclude Sabbadin - Rischierei di rimanerci secco dalla paura».

Francesca Cavedagna

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