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Evade per pestare la ex: 9 mesi

Lo stabile di via Cereria dove la donna aveva trovato riparoMarco Moro, 43 anni
Lo stabile di via Cereria dove la donna aveva trovato riparoMarco Moro, 43 anni
Lo stabile di via Cereria dove la donna aveva trovato riparoMarco Moro, 43 anni
Lo stabile di via Cereria dove la donna aveva trovato riparoMarco Moro, 43 anni

Altri nove mesi di reclusione. È la condanna inflitta, al termine del processo con rito abbreviato, dal giudice Toniolo a Marco Moro, 43 anni, residente a Bassano in via Ca’ Dolfin, attualmente ai domiciliari in una comunità del Veronese dove sta scontando una pena. L’imputato, difeso dall’avv. Corrado Perseghin, doveva rispondere di evasione e di lesioni aggravate ai danni di Manuela Bianchin, 38 anni, la sua ex fidanzata, e dell’ex marito di lei, Fabio Oprandi, 49 anni. L’episodio di violenza avvenne in seguito alla prima, violentissima aggressione di Moro ai danni di Manuela, avvenuto qualche settimana prima: lei venne picchiata con ferocia e lui fu arrestato. Qualche tempo dopo il Riesame gli concesse i domiciliari, e lui evase per aggredire nuovamente l’ex fidanzata. Nel primo caso la vittima, oltre a essere stata percossa in maniera brutale riportando la frattura del naso e della mandibola nonché un tentativo di soffocamento e uno sfregio permanente al volto, dopo la selvaggia aggressione era stata pure rinchiusa in casa. Era il 25 ottobre 2016, era scattato allorchè un passante aveva sentito delle grida provenire da un appartamento al secondo piano di un condominio di via Ca’ Dolfin. In pochi minuti una pattuglia dei carabinieri aveva raggiunto l’alloggio ma il proprietario non gli aveva voluto aprire. I militari avevano allora allertato i pompieri che avevano fatto irruzione nell’appartamento. In casa c’erano Moro e la compagna col volto tumefatto dalle botte; la vittima era stata quindi accompagnata al pronto soccorso, mentre Moro era finito in caserma. Bianchin, in ospedale, aveva raccontato che l’aggressione era scattata perché aveva deciso di lasciare il suo convivente ma lui non voleva saperne. E a quel punto in lui era scattata la violenza. Per questo episodio, lui ha patteggiato 18 mesi, e li sta scontando in una villa del Seicento: Moro starebbe ritrovando serenità, dopo aver compreso i suoi errori. Un mese dopo era evaso dai domiciliari e l’aveva cercata. L’aveva trovata con Oprandi in uno stabile abbandonato di via Cereria, e li aveva picchiato e pesantemente minacciati. Era stato arrestato di nuovo, e ora è arrivata un’altra condanna. • D.N. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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