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Bassano

Etra, nuovo blitz
della Finanza
L'indagine si allarga

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Si allarga a macchia d’olio l’indagine contabile sulla multiutility
Si allarga a macchia d’olio l’indagine contabile sulla multiutility
Si allarga a macchia d’olio l’indagine contabile sulla multiutility
Si allarga a macchia d’olio l’indagine contabile sulla multiutility

BASSANO. Dopo gli accertamenti sugli appalti Etra che riguardavano la società privata De Vizia Spa, si allarga a macchia d’olio l’indagine contabile sulla multiutility che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti in 75 di comuni tra Padova, Vicenza, Treviso e Venezia.
La guardia di finanza, delegata dalla Corte dei Conti, è tornata nella sede di Etra a Cittadella ad acquisire altra documentazione riguardante, questa volta, la società Ambiente Veneto srl di Piazzola sul Brenta, guidata dalla sorella del consigliere regionale Fabrizio Boron, leghista, ex assessore all’edilizia e manutenzioni del Comune di Padova in epoca Bitonci, ed ora presidente della commissione Sanità a palazzo Ferro Fini.
I militari hanno acquisito tutte le proroghe di cui Ambiente Veneto ha beneficiato per la raccolta dei rifiuti nella zona «Ovest Colli» in seguito ad un appalto scaduto nel 2012, e rinnovato fino al 2016 all’azienda di Piazzola sul Brenta. L’intera gestione dei quattro anni è costata ad Etra un milione e trecentomila euro. L’appalto iniziale era di 160mila euro, ma poi con l’andare del tempo alcune voci di spesa sarebbero state modificate. Ora si tratta di capire perchè la multiutility non abbia messo in gara il servizio, e abbia invece favorito sempre una sola azienda privata, a scapito delle norme previste dal codice degli appalti. Le fiamme gialle di Cittadella ora valuteranno se nell’arco dei 4 anni di proroghe siano stati addebitati al sistema pubblico dei costi evitabili. Le acquisizioni non hanno riguardato però solo i rifiuti, perché Ambiente Veneto si occupa anche di altri servizi nei comuni serviti da Etra, e anche in quei contratti i militari del comando di Cittadella stanno cercando di vederci chiaro. Il tutto accade a tre settimane dalla contestazione erariale da un milione e mezzo di euro mossa dalla Corte dei Conti a tre manager di Etra, che invece di mettere in gara il servizio di raccolta rifiuti, lo hanno concesso in proroga ad una sola azienda, la De Vizia Spa appunto. Si avvia invece alla conclusione la doppia indagine penale su Etra. È vicino il processo per Ezio Targhetta, ex presidente dell’Asi, agenzia per lo sviluppo e l’innovazione partecipata da Etra, indagato per istigazione alla corruzione, per aver offerto al presidente Andrea Levorato mazzette per concedere proroghe a De Vizia. Va verso l’archiviazione invece l’indagine per turbativa d’asta per Marco Bacchin, direttore generale di Etra che se non dovrà rispondere penalmente di alcunchè di rilevante, dovrà invece dare esaurienti risposte alla Corte dei Conti sulle proroghe concesse indebitamente a De Vizia.

 

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