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Due esperti per lo stadio
Velodromo e viabilità
le questioni “in campo”

Stefano Rosso, presidente di Bassano Virtus  55 soccer team, allo stadio-velodromo MercanteIl sindaco Riccardo Poletto accanto al “rendering” del nuovo stadio
Stefano Rosso, presidente di Bassano Virtus 55 soccer team, allo stadio-velodromo MercanteIl sindaco Riccardo Poletto accanto al “rendering” del nuovo stadio
Stefano Rosso, presidente di Bassano Virtus  55 soccer team, allo stadio-velodromo MercanteIl sindaco Riccardo Poletto accanto al “rendering” del nuovo stadio
Stefano Rosso, presidente di Bassano Virtus 55 soccer team, allo stadio-velodromo MercanteIl sindaco Riccardo Poletto accanto al “rendering” del nuovo stadio

«Confermo l’interesse e il favore dell’amministrazione comunale allo sviluppo del progetto per il nuovo stadio. Negli ultimi tempi i nostri contatti con la società Bassano Virtus 55 sono proseguiti. Il via libera alla fattibilità da parte della società della Lega di serie B specializzata in ristrutturazione degli impianti sportivi è un passo importante, ma le criticità individuate rimangono. Si tratterà quindi di esaminarle ed eventualmente di procedere con passo concertato con i cittadini e le parti in causa».

Il sindaco Riccardo Poletto commenta così gli ultimi sviluppi del progetto “Bassano stadium” dopo il “sì” di “B Futura” (Giornale di Vicenza di ieri): apprezzamento ma anche testa sulle spalle perché il Comune si ritroverà a dover risolvere problemi non di poco conto. «Il primo - argomenta Poletto - è quello del velodromo. La conferma che la pista di ciclismo sia incompatibile con il nuovo impianto pone la questione della non dispersione del patrimonio storico di quest’ultimo sport. Posso assicurare che non saranno compiuti blitz e che la situazione è allo studio. Avverto fin d’ora che i tempi di eventuale costruzione dello stadio saranno piuttosto lunghi e quindi non solo le piste intorno al campo saranno già vietate dalle norme, ma Lega B e Lega Pro non dovrebbero consentire nemmeno deroghe».

In parallelo, però, viene l’impatto urbanistico. «Ci sono questioni di parcheggi e viabilità da affrontare insieme. Allo scopo, impiegheremo sul campo due esperti: il mobility manager interno Arbena Bonin e l’ingegner Francesco Seneci, studioso di fama che aveva già redatto per la precedente amministrazione un piano di mobilità sostenibile e al quale lo scorso autunno abbiamo affidato un’altra consulenza. Contiamo su di loro per valutazioni tempestive».

Inutile negare che ora la palla passa al Comune, quantomeno una volta che la relazione finale di “B Futura” gli verrà inviata ufficialmente. «Non mi pare che sia stato dato un via libera assoluto, ma è significativo che non vi sia uno stop. Lo stadio sembra fattibile ma ci sono altre verifiche da fare, questo è il nocciolo - prosegue Poletto - Ci rendiamo conto di vantaggi e svantaggi. Dal punto di vista sportivo e sociale, il primo di questi ultimi, appunto, è il futuro del velodromo Mercante. Sull’altro piatto della bilancia però va considerato che la proposta del Bassano Virtus è di livello e può assicurare un domani alla struttura, con investimenti che le casse pubbliche non possono certo permettersi. Inutile nascondersi che in caso di tramonto del progetto il rischio è che un domani il Comune non abbia soldi sufficienti per sistemare né lo stadio né il velodromo».

Nel “Bassano stadium”, il sindaco individua altri pregi: «All’inglese, non sarebbe smisurato e sarebbe vivibile sette giorni su sette, con servizi, palestre e una parte commerciale magari innovativa. Resterebbe vicinissimo al centro, rivitalizzando anche quest’ultimo non soltanto per la ristorazione. Proprio per questo penso a parcheggi di stampo “ambientalista” nei dintorni, ma anche e soprattutto allo sfruttamento de Le Piazze o Prato Santa Caterina, da dove in un quarto d’ora a piedi - o magari con bus navetta - si può raggiungere l’impianto. E’ un’ipotesi da sfruttare per far vivere il centro agli sportivi».

Alessandro Comin

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